Il percorso per raggiungerla è piacevole e di media difficoltà, spesso la traccia è già presente considerata la discreta frequentazione del luogo, comunque sono presenti delle paline segnaletiche che indicano il percorso ciaspole. Come ogni itinerario su neve, va affrontato con condizioni nivologiche e meteorologiche ottimali.
Dal bellissimo gruppo di baite in pietra dell’Alpe Berrier, si potrà godere di un panorama notevole sulla Becca di Luseney proprio di fronte.
Si prosegue ancora per 15 km lungo la SR38 superando Oyace e Bionaz; 2 km oltre Bionaz, si incontra il bivio a sinistra con indicazioni Alpe Rebelle e sentieri per il Rifugio Crete Seche. Si può parcheggiare negli spiazzi a bordo strada poco prima delle case di Chez les Chenaux.
Dal parcheggio si prosegue sulla stradina pianeggiante che passa sotto l’Alpe Rebelle, seguendo il segnavia n.4 (solitamente si troverà la traccia perché abbastanza frequentata).
La pista, ben soleggiata, prosegue inizialmente in piano in direzione ovest, per poi iniziare a salire dolcemente entrando in un bosco di larici e pini che lascia comunque spazio a belle vedute panoramiche.
Superato un ponticello sul torrente si passa la baita Pessey 1773 m, appena al di sotto della strada, che aggira il versante boscoso che sorregge il ripiano dell’Alpe Berrier, ancora ovviamente non visibile.
La pista termina poco oltre l’Alpe Granron o Grand Ronc 1849 m, dove si trova una struttura dell’acquedotto di Bionaz.
Qui si intercetta la pista per ciaspole proveniente dalla frazione Moulin di Bionaz, segnalata dalle paline rosse che andranno seguite.
Dal fabbricato si prosegue a sinistra, seguendo le paline ed i segnavia del sentiero n.4, affrontando un breve tratto un po’ più ripido tra i larici, fiancheggiando una zona con delle reti di protezione, prima di ritrovare poco sopra una seconda stradina, questa proveniente dalla frazione Ruz.
Di nuovo nel bosco di conifere, dopo alcune centinaia di metri si apre davanti una valletta che diviene via via più ampia, solcata dal Torrente Moulin.
Raggiunto un pianoro a 2074 m, dove sono presenti delle strutture di captazione dell’acqua, si raggiunge il bivio con il sentiero proveniente da Ruz, e si continua seguendo il tracciato della strada che, dopo aver attraversato il ruscello, compie un ampio semicerchio da sinistra verso destra.
Uscendo gradualmente dal bosco, si affronta un panoramico dosso innevato dove si incontrano i vecchi alpeggi Baou de Bouque 2135 m.
Si rimonta ancora il facile pendio oltre l’alpeggio, facendosi guidare dalle paline del percorso ciaspole, giungendo ad un pulpito molto panoramico, sia sulla testata della Valpelline, sia sui ripidi versanti delle montagne della Comba di Crete Seche e della Comba di Vert Tzan. Volgendo lo sguardo verso ovest, in alto, non sarà difficile individuare il Rifugio Crete Seche.
Proseguendo sulla facile pista si raggiunge un ponte appena prima della bellissima Baita della Libertà 2192 m, proprio all’ingresso dell’ampia conca.
Si continua verso destra dirigendosi verso le ormai vicine baite in pietra di dell’Alpe Berrier 2187 m, la cui posizione ben soleggiata invoglierà ad effettuare una bella sosta per ammirare il panorama.
- Bibliografia:
- Tracce lievi di Massimo Martini