Dal parcheggio auto si segue la poderale fin nei pressi della chiesetta Ss Bernardo e Marco oltre la quale si stacca sulla destra un sentiero ripido nel bosco che passa dapprima dalle baite “Dzon” e poi, vincendo un ripido bosco di larici, sbuca a quota 2200 nei pressi dell’alpe Bruson.
Da qui il canale è già visibile, si affrontano i bei pendii assolati ad est della cima che con pendenza dolce portano alla base della conca Est del monte Berrio delimitata da Pointe Gorret, Punta Fiorio e la parete est del monte berrio che si risale senza itinerario obbligato fino a sbucare ad un colletto molto aereo ed estetico da cui si può vedere l’imbocco del canale sud, da qui in breve in vetta.
Discesa: si possono fare due curve sulla calotta sommitale (molto esposto) ma conviene traversare subito per entrare nel canale che presenta inizialmente una strettoia e delle pendenze intorno ai 45° per poi ammorbidirsi notevolmente nella seconda sezione.
Arrivati a base canale in base all’innevamento si può tagliare a sinistra per sbucare sui bei pendii che portano di nuovo all’alpe Bruson e di li all’itinerario percorso in salita, oppure seguire la gorgia che rappresenta la prosecuzione del canale fino a quota 1500 circa, dove si trova un sentiero in mezzacosta che porta alle baite Dzon e a ripercorrere il sentiero percorso in salita.
Probabile prima discesa in sci e snowboard 11 Gennaio 2020 : Paolo Catalani, Stefano Daniotti, Flavio Migliavacca, Francesco Procacci, Federico Ravassard Nome proposto: la fuga del gallo
- Cartografia:
- L'escursionista 1/25.000 n° 6
- Bibliografia:
- Guida Monti d'Italia - Alpi Pennine vol. I