- Accesso stradale
- buon parcheggio nella piazza di Sambuco o all'inizio del vallone della Madonna
Settemilaottocentoventotto piedi. Giornata con sole che va e viene, non fredda, copertura nuvolosa al pomeriggio, e pioggia mentre ormai siamo in auto sulla via del ritorno. Salita ben indicata con segni bianco-rossi e paline, nel suggestivo vallone della Madonna, con passaggio alto sulla gola. A 1800 metri circa, immediatamente prima del Gias Mure, lasciare il GTA e attraversare il torrentello per portarsi in direzione Ovest su buon sentiero: alcuni ripidi nevai da attraversare richiedono attenzione (ramponi non necessari); tenere la macchina fotografica a disposizione per branchi di stambecchi e camosci. Tratto finale per il Bersaio con cornice di neve che si supera senza difficoltà e buon panorama, oggi un po’ disturbato da nuvole. Discesa percorrendo l’anello (in senso antiorario, quindi) molto consigliabile: per la varietà dei sentieri, le belle strade militari, le decine di stambecchi, le belle borgate, eccetera. Raggiunto il Colle Piconiera, con difficoltà si individua il sentiero che porta (Nord-Ovest) al Gias Piconiera, essendo numerose le tracce di bestiame che lo confondono: i pratoni sono comunque facilmente percorribili e dal Gias occorre ignorare la comoda sterrata in leggera salita, ma tenersi più a sinistra con un bel sentiero che arriva al ponticello sul torrente (1880 m). Passato il torrente una mulattiera taglia in leggera salita il versante, con un tratto con cavo d’acciaio e barriere e rinforzi del terreno franoso (attenzione), poi alcuni saliscendi e attraversamenti di ripidi e sfasciumosi canali (difficoltà EE), un’ultima risalita di cinquanta metri e si perviene alla sterrata che sale da Moriglione: poche centinaia di metri e, al pilone con madonnina (1913 m), si lascia per il sentiero (segni rossi) a sinistra.
Con percorso aereo e sfasciumoso sullo scosceso pendio (EE), permette di tagliare alcuni tornanti della strada e di pervenire alla caratteristica chiesetta di Moriglione San Lorenzo: attraversare la borgata e seguire i numerosi segni giallo-rossi che portano a guadare il Rio Bianco ed infine a Sambuco.
Con la apprezzata compagnia di Monica, Antonio e Gian Mario.