La difficoltà EE si riferisce al tratto dopo la punta Sud. Fino a qui è E .
Questo si raggiunge con una strada stretta e con una fitta serie di tornanti. Da qui si può proseguire sempre su strada asfaltata fino al sovrastante Pian del Lupo, poco dopo un'area pic-nic (scarso parcheggio).
Percorso A:
Da Pian del Lupo 1410 m il sentiero inizia a risalire in direzione della dorsale Sud-Est della Punta Sud, toccando le case Piazza 1603 m e arrivando poi alla panoramica spianata del Colle di Pian Mungel 1645 m.
Si risale da qui l’ampia dorsale, incontrando poco dopo il colle un bivio con palina segnaletica.
Si tralascia il sentiero che va a sinistra (segnavia 650, indicazione Frassinetto) e si prosegue a destra tra erba e pietrame, aggirando sulla sinistra (versante Frassinetto) alcuni dentini rocciosi (i Tre Denti 1738 m).
Si continua a salire nei pressi del costone, aggirando alcuni pietroni e salendo su pendii che gradualmente diventano sempre più ripidi (con pendio innevato consigliabili piccozza e ramponi). Con facile percorso si raggiunge la grande croce metallica (con libro di vetta) posta sulla cima. Dal qui si prosegue scendendo con cautela un tratto di roccette. Si sale poi una puntina da cui occorre successivamente scendere con cautela specie in caso di neve o terreno ghiacciato.Si perviene a un colletto, dove si è ormai sotto la croce della Punta di Quinzeina Nord.
La si raggiunge con ripidissima traccia che si addolcisce solo negli ultimi metri.
Si continua sulla dorsale su tracce di sentiero raggiungendo in breve la Punta di Quinzeina Nord 2344 m. Si scende per roccette alla depressione successiva e si prosegue sempre su roccette a tratti un po’ esposte, ma percorribili in sicurezza. Con alcuni saliscendi si arriva alla punta Bersella o Punta Verdassa 2363 m.
Percorso B: salita per i Laghi di Chiono (sentiero a tratti inesistente)
Da Pian del Lupo si raggiungono i Tre Denti come dal percorso precedente, qui proseguendo sotto la dorsale lato Frassinetto si toccano e passano gli Alpi Le Raie 1764 m, Raia Nuova 1815 m e Raia Alta 1916 m; da qui il sentiero si alza ancora un poco per poi traversare a sinistra e arrivare all’Alpe Quinseina 1925 m. Si prosegue oltre l’Alpe pressoché in piano fino ad incrociare il sentiero segnato che sale da Pian Gimente e lo si segue in salita fino all’Alpe Lago 2066 m, si prosegue a sinistra e in lieve discesa si arriva al pittoresco Lago Quinseina 2037 m. Oltre il Lago il percorso si fa più complicato, si risale la pietraia a dx per qualche metro e reperendo qualche traccia si compie un traverso a sinistra portandosi nei pendii erbosi oltre la pietraia,stando sempre grossomodo sui 2000 m si compie un difficoltoso traverso che passa sopra ai valloni della Balma e di Ossaire per terminare a 2000 m sulla dorsale che scende nel vallone di Codebiollo dividendo il Vallone di Ossaire dal Vallone dei Piani. Ci si alza ancora di qualche metro fino a reperire tra le drose una traccia che in lieve discesa scende entrando nella conca dei Laghi e risalendo verso sinistra si sbuca al di sopra del Lago Grande di Chiono 1958 m che si raggiunge in lieve discesa. Dietro l’Alpe Chiono posto all’inizio del Lago un buon sentiero sale portandosi verso gli Alpi Beccua 2035 m,in vista degli Alpi si sale a dx ad una Baita solitaria 2040 m, oltre la baita si rintraccia il sentiero che sale a dx verso il Piano dei Francesi e con una leggera deviazione si può salire al piccolo Lago Superiore 2069 m. Il sentiero sale al Piano dei Francesi sbucando ai 2190 m quindi si scende di pochi metri al Colle Piano dei Francesi 2169 m e si sale nuovamente su terreno segnato la cresta toccando la Punta Bersella 2363 m prima e poi con qualche passaggio dove serve l’uso delle mani la Punta Quinseina Nord 2344 m. Si scende alla Croce della Quinseina Nord e poi a sx alla bocchetta chiamata la Finestra 2219 m,da qui nuova breve risalita e poi in piano per cresta si raggiunge la Punta Quinseina Sud 2231 m.
Scorciatoia per la Punta Quinseina Nord. Utile in discesa, evitando così la ripida risalita alla puntina verso la Sud.
Da non percorrere assolutamente in caso di scarsa visibilità , e in discesa in autunno (erba olina scivolosissima)
Salendo dopo le ultime baite diroccate si sale verso ovest. Giunti a un grosso ometto da cui si scorgono entrambe le croci, (vedere foto sul mio itinerario del 24/6/2017) non si segue il sentiero che piega a destra, bensì si percorrono in piano pochi metri. Si incontra un altro ometto costituito da una pietra piatta in verticale. Da qui si scorge in alto un’altra pietra con una T dipinta. Dopo questa , a pochi metri, un segno arancione a U (o ferro di cavallo. La traccia, quasi inesistente è però ben segnata dalle U e, con un po’ di attenzione, la si segue agevolmente. Essa taglia verso nord est per ripidi prati raggiungendo il sentiero per la Punta Nord dopo la discesa della puntina dopo la Sud.
- Cartografia:
- Mu 1/20.000 Valle Sacra