Solo la salita alla Q.2401 presenta qualche punto in cresta che richiede un minimo di attenzione (EE), il resto della gita si svolge su carrarecce e comodi sentieri.
Dal parcheggio superare il ponte sul Rio del Preit e prendere la carrareccia (direzione Sud) che risale dolcemente a tornanti il versante ovest del M.Bert e della Q.2401. La stradina termina alle Grange Culausa (m 1932), in splendida posizione. Dalle Grange Culausa seguire il sentiero Gino Gertosio in salita nel rado lariceto. Usciti dal bosco si attraversa un ampio pianoro erboso. Al successivo bivio tralasciare le indicazioni sella destra per la Lapide degli Alpini e il Tour della Meja e proseguire con il sentiero in salita risalendo un dorso al centro del vallone, con bella vista sulla parete Nord di Rocca la Meja. Raggiungere il colletto q.2304 e salire a sinistra (direzione Nord) l’ampia ed erbosa cresta, seguendo vaghe tracce di animali. Si supera un’anticima (tratto di blocchi) e con un minimo di attenzione si scende ad una sella da cui si risale la ripida ed erbosa cresta Sud della Q.2401. Gli ultimi metri prima della vetta sono di roccette di quarzite che si superano con pochi passi per giungere sulla piccola vetta caratterizzata da un aguzzo ometto. Panorama molto interessante sul vallone di Canosio, l’altopiano della Gardetta e tutte le vette circostanti.
Ridiscesi lungo la cresta al colletto q.2304, si riprende il sentiero dell’andata costeggiando un piccolo laghetto e quindi scendendo dolcemente verso il Lago Nero.
Costeggiato il bellissimo lago lungo una delle due sponde, il sentiero risale per pochi metri e supera una piccola dorsale. Poco dopo con una deviazione sulla sinistra e’ possibile in breve salire al Monte Bert (m 2394), a picco su Preit. Tornati al sentiero principale si prosegue la discesa verso le Grange Chiacarloso (m 2080), in posizione estremamente amena con magnfica vista sul Monte La Bianca e la Rocca dell’Aquila. Dalle Grange Chiacarloso non resta che seguire la stradina che, dopo un lungo giro sulla destra, taglia sotto il Monte Baret, scende con qualche tornante a scavalcare il torrente, supera le Grange Colombero Sottano, riatraversa il torrente e con un lungo traverso in lieve discesa riconduce alle Grange Selvest, completando il giro.
- Cartografia:
- Chaminar en val Maira, Bruno Rosano