- Accesso stradale
- Accesso su strada consortile (pedaggio 6€/gg da effettuare nei bar di Gordona)
Roccia in gran parte asciutta, eccetto qualche piccola colata in corrispondenza dei terrazzi erbosi. Temperature gradevoli vista l’esposizione solatia.
Ho cercato, nel possibile, di fare pulizia sulle belle Placche Nere, attaccate dai rovi e da una vegetazione assai molesta, soprattutto presso le calate dall’alto. Provenendo da Barzena, appena sotto il cartello in legno “placche nere”, c’è la sosta de “il tempo della gloria”. Pulito l’accesso alla prima calata, che avviene direttamente sotto il cartello tramite muretto a secco oppure – in maniera più protetta – pochi metri prima per balze erbose. Le spine ricresceranno presto, purtroppo. Anche le due soste successive erano piene di erbacce e rovi: ora si sta un po’ meglio. Resta molto sporca l’uscita della seconda lunghezza, per placca con una colata viscida. Si può utilizzare la balza erbosa a destra, con alberelli. La base è al momento sospesa tra le rocce e un ruscelletto. Bella via su roccia ruvida, con due tratti erbosi. Rimarchevole il muretto finale, con belle liste.
Appena alla sua sinistra ho tracciato la nuova “i bambini di Gaza”, a cui si accede tramite le calate della precedente. Sono due lunghezze (30+40m, V+ 11 fix inox comprese le soste). Si parte da un ripiano con alberello e fix di fermata con cordino. Inizio delicato su liste oblique, poi più facile; secondo tiro molto articolato, con lamette, buchi, tacche e muretti. La seconda sosta su albero consente, con una calata da 35m di raggiungere la S1 de “il tempo della gloria” e percorrerne i due tiri finali per uscire.
“Dedalo” (che partirebbe direttamente dalla strada asfaltata su un piccolo pilastrino, ma è al momento impercorribile per il fitto bosco di rovi che impedisce l’accesso alla placca vera e propria) ha una calata dall’alto poco individuabile. C’è un cordino blu con anello quattro metri sotto il sentiero Barzena>La Bruciata, raggiungibile per debole traccia obliqua verso destra, viso a valle. E’ la via con le calate più comode. La prima lunghezza è in comune con la storica “Cogliati-Noè”; poi risale una porzione di parete piuttosto scivolosa e non particolarmente gradevole, in relazione alla qualità della roccia che la circonda. Come ad esempio l’adiacente “Cogliati-Noè”, una bella arrampicata omogenea con un solo passo bulderoso (6b/c) al terzo tiro, peraltro azzerabile. Per le calate si può utilizzare un albero dove ho lasciato un cordone ed uno spezzone di corda per facilitare la risalita della balza erbosa finale, un po’ scivolosa. Da qui per facile placca fessurata verso sinistra si raggiunge il sentiero. Consigliabile effettuare una prima breve calata su albero per raggiungere il cordone. Ho lavorato di falcetto e cesoia nella zona della S2 che era invasa da rovi ed erbacce; adesso si trova roccia pulita su tutta la via, lavorata e aderente. Al momento quindi le belle PLACCHE NERE annoverano quattro vie per un totale di dieci lunghezze, che possono riempire una giornata. Si possono abbinare con le vicine PLACCHE BIANCHE, trascorrendo una giornata al sole, in ambiente panoramico ben poco frequentato, a venti minuti dal parcheggio. Una corda da 70m può essere sufficiente, a patto di fare molta attenzione perché alcune calate sono al limite (imperativi i nodi ai capi della corda).