Tutte le volte dal Gastaldi osservavo la lunga cresta che termina in cima alla Bessanese, riproponendomi prima o poi di provare a percorrerla. Con l’amico Livio di Bertesseno iniziamo così la salita dal Colle d’Arnas alle prime luci dell’alba. Il salto iniziale è più impressionante che difficile, ma dato l’orario mattutino facciamo tre tiri spostandoci progressivamente verso sx per oltrepassare uno speroncino. Da qui in poi siamo sempre saliti in conserva con protezioni veloci solamente dove le difficoltà e l’esposizione aumentavano. Cenge sui vari versanti facilitano in alcuni tratti il superamento dei punti più ostici. Abbiamo fatto una doppia nella discesa dalla Punta di Balme (rinforzato una fettuccia esistente con cordino e maillon). Dalla Punta Rosenkrantz le difficoltà finiscono e facilmente si scende al Colle Pareis settentrionale. Abbiamo ancora continuato lungo la cresta scalando ancora un paio di torrioni oltre il colle, in quanto la nostra idea era quella di continuare sino in cima alla Bessanese , ma un piccolo infortunio alla gamba capitatomi durante la doppia, le maggiori probabili difficoltà della cresta (soprattutto per me), la lunghezza dell’itinerario ancora da percorrere (soprattutto per me, almeno ancora tre ore sino in cima), ci hanno consigliato la discesa. Quindi abbiamo fatto una doppia (cordone e moschettone lasciati) per poi disarrampicare sino al Colle Pareis e di qui per pietraie ad incrociare le tracce della normale alla Bessanese.
Bella e lunga traversata mai difficile dove però occorre prestare attenzione alla qualità della roccia. Avremmo voluto giungere in cima alla Bessanese ma visto la lunghezza dell’itinerario e l’infortunio alla gamba ci hanno precluso la cima, anche perchè la discesa dalla Bessanese non è semplice e neppure breve.
Grazie a Livio come sempre ottimo e capace compagno.