Bessanese (Uja di) – Spigolo Murari

Bessanese (Uja di) – Spigolo Murari
La gita
bongibus
4 29/08/2009

Salita lunga quanto bella in un ambiente piuttosto severo. Effettuata in condizioni meteo ideali.
Partiti dal Rifugio Gastaldi alle 5.30 abbiamo attaccato la via intorno alle 7.00. Ramponi non strettamente indispensabili per l’attraversamento del ghiacciaio, ma utili per evitare spiacevoli scivoloni sul ghiaccio vivo e/o prove di equilibrismo.
La via presenta roccia generalmente solida, salvo in un paio di punti. Vige comunque la regola di testare gli appigli perché qualcosa ogni tanto resta in mano. Lo spigolo è attrezzato per tutta la sua lunghezza con soste a spit con catena ed anelli di calata nuove di zecca equidistanziate a 50 metri. Nella parte bassa dello spigolo
qualche chiodo qui e là e soste un po’ datate (ma non indispensabili).
All’uscita dello spigolo abbiamo optato per la cengia sommitale che aggira ad est il segnale Rey (per abbreviare i tempi) anche se devo ammettere che gli ultimi metri del segnale Rey hanno destato parecchio la nostra attenzione per via della roccia che diviene particolarmente bella e solida, ma di arrampicata più impegnativa.
La calata di 15 metri dal segnale Baretti è fatta su due chiodi più fettuccia su spuntone, il tutto un po’ datato, ma ancora piuttosto buono.
La discesa è piuttosto delicata nel primo tratto, abbastanza esposto e
su roccia instabile ed avviene seguendo i segnavia bianchi a forma di freccia. Tuttavia, ad un centinaio di metri dalla vetta la traccia si perde un po’, ma è comunque necessario puntare alla giunzione della parete Sud con la cresta che sale dalle Rocce Pareis. Una trentina di metri sopra la giunzione è presente una corda fissa (sosta su due chiodi con doppio cordino) che permette di scendere
agevolmente una paretina inclinata di qualche metro. A questo proposito il gestore del Gastaldi ci ha spiegato che è stata lasciata in posto di recente da una precedente cordata. Poco oltre la giunzione, sull’orlo dello stretto canale formato dalla cresta delle Rocce Pareis è presente un cordone giallo per la calata nel canalino del quale però non ci siamo fidati dal momento che è attrezzato su di
un detrito di medie dimensioni, ma non molto stabile!!!
Comunque, da qui la discesa si fa più agevole, in parte lungo la crestina, per poi scendere definitivamente per pietraie e qualche nevaio evitabile fino al Ghiacciaio d’Arnas.

In compagnia del mitico Flavio. Tante grazie anche a Roberto il gestore del Gastaldi per l’ospitalità.

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