Partiti dal Rifugio Gastaldi alle 6 siamo arrivati in punta alle 11.30. Sul muretto (100m sotto la cima) presente una corda in ottime condizioni (abbandonata l’anno scorso così ci ha detto il gestore del Rif.)che abbiamo utilizzato in discesa. Salita fatta in condizioni di sicurezza anche senza doversi legare, un paio di passaggi, prima del muretto, sono ben appigliati ma molto esposti. Sfasciume indecente per arrivare all’attacco del canalone che porta in cresta: non c’è una pietra ferma sull’intero percorso (e di questo ne ho fatto le spese personalmente). Oscena la salita dal ghiacciaio d’Arnès all’eterno traverso a quota 3100m: un pendio che crolla sotto i piedi ad ogni passo. Gita da fare molto prima in stagione in modo da sfruttare i nevai che rendono il tutto più stabile: noi abbiamo trovato solo piccole lingue di neve. Sul percorso due coppie di francesi e un fortissimo bergamasco partito da casa alle quattro e in cima alle 12!
Necessario l’uso del casco.
Grazie ai compagni di aventura: Bubbola (che la sera prima non stava bene e voleva rinunciare), Annalisa, Olga, Francesco, Lucianino e Luigi.