Ramponi utili nel tratto finale.
Da Etirol si passa tra le case e si svolta a sinistra sul sentiero 107 che sale tra i prati e poi, abbastanza in piano, passa di fianco al Torrente Petit Monde.
Il sentiero 105 sale a fianco del torrente, senza mai attraversarlo si raggiunte una pista per gli alpeggi (pista da fondo in inverno) che si segue fino ad arrivare al Piano di Loditor (1924 m). Si prosegue sempre sulla pista in sx orografica, quindi in corrispondenza di un tornante, si prosegue a sx, nel bosco, fino a raggiungere un pianoro, si attraversa ora il rio su un ponte di legno, e si passa nei pressi dei ruderi dell’Hospice de Chavacour, un antico punto di sosta per i viaggiatori diretti verso la Valpelline e poi la Svizzera (da qui i valichi sono più semplici che non passare dal Cervino). Il passaggio venne abbandonato dopo che una mini era glaciale tra il XV e il XVIII secolo lo resero inaccessibile.
Al bel alpeggio Chateau si prende la poderale e dopo poco si vedono le paline (2115 m) che indicano la svolta a sinistra per il Bivacco Tsan e per la Cima Bianca (rispettivamente sentieri n.4 e n.3).
Si incomincia a risalire il crinale, si supera un rudere e si transita sotto un costone roccioso per poi confluire su un piccolo pianoro: qui si incontra il bivio per il Bivacco Tsan a quota 2430 m.Si prosegue a sinistra sul sentiero n.3 ed in breve si apre alla vista la mole imponente della Cima Bianca.
Il tracciato si porta verso il centro del vallone incrociando un paio di torrentelli e, toccati i ruderi dell’alpe Erbion, si piega a sinistra in diagonale, iniziando a risalire il pendio senza percorso obbligato seguendo gli sporadici ometti e cercando di sfruttare i tratti meno ripidi. Raggiunto il crinale a quota 2755 m, si rimonta facilmente la dorsale fino a quota 2915 m, dove è preferibile depositare le racchette: qui si aggira a destra un risalto, per poi spostarsi nel versante Saint-Barthélemy per evitare, con un traverso un po’ esposto, un tratto di cresta accidentata.
Arrivati ad un’insellatura appare il cocuzzolo roccioso della Cima Bianca, che si raggiunge e si risale in breve fino alla croce di vetta.
- Cartografia:
- Valtournenche Monte Cervino Val d’Ayas Ovest n.7 1:25000 ed: l’Escursionista – Zavatta