E' consigliabile effettuare questa ascensione in primavera o ad inizio stagione (fine maggio - inizio giugno) quando il Vallone di Stroppia e il versante OSO della Rocca Bianca sono ancora innevati, altrimenti la parte alta dell'itinerario diventa una serie di enormi pietraie e ripidi pendii detritici, piuttosto faticosi e malagevoli da salire.
Dal parcheggio al termine della Piana di Stroppia (se raggiungibile in auto) si segue il sentiero (cartelli indicatori per il Rifugio Stroppia e il Bivacco Barenghi) che volge a sinistra in direzione della bastionata rocciosa che sostiene il Rifugio Stroppia e le belle cascate di Stroppia (visibili fino a luglio normalmente).
Il sentiero risale il ripido conoide detritico in direzione della soprastante bastionata, si superano alcuni gradini rocciosi (e poi il sentiero va a destra, raggiungendo un piccolo pianoro erboso a quota 2050 m. Dal pianoro si prosegue verso destra, superando con alcune diagonali un altro ripido pendio detritico per arrivare alla base della bastionata rocciosa.
Qui il sentiero prosegue a sinistra, con varie serpentine, scavato nella roccia, prende quota, supera un cengione e raggiunge lo spiazzo dove si trova il Rifugio Stroppia 2260 m (attenzione in caso di neve abbondante o ghiaccio lungo il tratto scavato nella roccia).
Dal Rifugio Stroppia si prosegue a sinistra lungo il sentiero che punta verso la Rocca Bianca e con alcuni tornanti raggiunge la spianata del Passo dell’Asino 2309 m. Si segue inizialmente il fondo del vallone principale per una ventina di minuti, poi si deve piegare a sinistra (cartello indicatore) per il Colle della Portiola e la Forcellina.
Si prosegue lungo il Vallone di Stroppia tenendosi al centro prima e poi a sinistra fino ad quota di circa 2500 m dove si volge a sinistra in vista del versante OSO della Rocca Bianca fino a reperire l’inizio di un canale. Si sale il canale, su pendenza di 40° che in alto si biforca, si segue la diramazione di sinistra, un altro canale ma più ripido, che termina nei pressi della cresta SO.
Si superano alcuni gradini rocciosi un po’ esposti e poi la cresta diventa quasi pianeggiante, fino a raggiungere la vetta, sormontata da una croce di legno.
In discesa si segue lo stesso itinerario fatto in salita.
- Cartografia:
- IGC foglio 111 Valle Maira - Acceglio - Chambeyron in scala 1:25000