Salita da effettuare esclusivamente con tempo bellissimo e con previsioni di assenza assoluta di nebbie e nuvole pomeridiane.
Dopo il Gias Giom è un’avventura (molto bella però). Solo rari ometti, ma proprio rari.
Noi abbiano seguito vaghe tracce che, superato il salto sui laghi, invece di salire a sinistra, andavano verso destra, attraversando tutto il valone e dirigendosi verso l’unico passaggio orientale facile nella bastionata, un canalino sulla destra.
Lo abbiamo indicato con qualche ometto, perchè , se facilmente individuabile salendo , è difficilissimo trovarlo scendendo.
Superata la bastionata diventa tutto facile perchè le punte sono davanti a chi sale e non vi sono difficoltà tecniche. Giusta l’idea di dirigersi al colletto fra le due punte, ma anche salendo sulla destra della punta orientale si procede bene ugualmente.
Attenzione anche ai vari ciaplè che sono di pietre instabilissime anche quando non lo sembrano.
Con Angelo, l’unico disposto a seguirmi quando mi vengono di queste idee…..
Veramente questo era un vecchio conto in sospeso, in quanto già l’anno scorso avevamo tentato, ma le nebbie ci avevano consigliato di lasciar stare.
Invece oggi, grazie a Nimbus, abbiamo centrata perfettamente la giornata. Non una nuvoletta, itinerario visiibilissimo sempre.
Stranamente abbiamo trovato un ragazzo in vetta, con le scarpe da ginnastica…tutto detto.
Per il resto fino ai laghi nessuno se non le mucche.