Bianco (Corno) da Rivotti

Abbiamo seguito il sentiero fino a Gias Costa circa 2050 m), tacche bianco rosse rifatte da poco. Qui abbandoniamo il sentiero e saliamo verso la dorsale.
Ovviamente di ometti e/o tracce manco l’ombra, si sale dritto per dritto su pendii erbosi molto ripidi, inframezzati da qualche pietraia.
Raggiunta la dorsale la seguiamo fino a trovarci di fronte al Corno Bianco in lontananza, ci sono timidi ometti qua e là (molto timidi).
Da qua, teniamo inizialmente la destra (faccia a monte) a mezza costa, ovviamente niente traccia né ometti. Superata laprima bastionata intraversiamo verso sinistra in piano fino a raggiungere la base del canalino sotto la punta est. qui qualche ometto qua e là appare.
Risaliamo il canalino dritto per dritto, anche qui niente tracce né ometti, fino al colletto , da qui agevolmente saliamo alla punta est, poi il meteo peggiora e decidiamo di scendere senza salire la punta ovest, inizia qualche goccia. Anche la discesa è dove capita nella nebbia, riusciamo a intercettare il sentiero in qualche modo e a ritornare alla base, utile il GPS.

Gita d’altri tempi con i sempre ottimi Pietro, Serena e Gianfranco.
Il meteo doveva essere migliore, invece trovato nebbia e nuvole, che comunque non ci hanno impedito di completare la gita, ovviamente mentre scendevano si è aperto sulla cima.
Che dire, un viaggio mistico seguendo sentieri immaginari, nel senso che per buona parte dell’escursione è fuori sentiero, e di tracce e ometti sono più immaginari che reali.
Peccato per il meteo.
Gita consigliata sono ad escursioni esperti, amati del ravanamento e delle ciaplere.