- Accesso stradale
- Rientro eterno dalla normale italiana.
Via impegnativa, sia come dislivello complessivo della gita che come arrampicata in sé.
Tiri molto verticali e fisici, che con lo zaino pesante non sono facili da scalare.
Via molto lunga, roccia solida in alto mentre sotto bisogna sempre prestare attenzione
L’avvicinamento è una roulette russa fatta con le condizioni che abbiamo trovato. Il canale dove ci si cala è uno sfasciume unico verticale.
Tantissime scariche a destra e a sinistra del pilone.
Il primo giorno sono 2300 metri con lo zaino pesante e anche arrivare all’attacco non è stata una cosa semplice (noi siamo saliti sul pic Eccles).
Unico bivacco dove ci si può sdraiare è sotto la chandelle oppure una volta usciti, nel tratto di misto che separa dalla cresta del Bruillard (occhio alle scariche però).
Super gita con il mitico Titti, che l’ha tirata tutta da primo.