Salita per persone che amano le salite lunghe, in ambienti solitari(pochi passaggi all’anno su questo versante Ovest): è stata scalata nel 1872 da Carrel ed era al tempo considerata la “normale” italiana al Bianco prima di quella attuale…poi…(il numero dei passaggi era poco confortante ed hanno pensato di variare …)
Unp Prima precisazione nella relazione ufficiale di Gulliver si dice che si parte da 1800 MT:si parte da 1630 circa(è la quota prima della sbarra dove si lascia l’auto).
Ci sono in giro tante relazioni che confondono le ideee.. già le guide ed i rifugisti(SARO?.. STATO SFORTUNATO, MA HO FATTO DIVERSE TELEFONATE E NON NE HO TROVATO UNO CHE MI ABBIA SAPUTO DARE DELLE INDICAZIONI DOTATE DI UNA CERTA PRECISIONE CIRCA LA SALITA…),poi le varie che ho che ho letto,quasi tutte sconsigliano l’accesso originale…
L’unica vera parte rognosa dell’accesso è l’attacco in basso(non proteggibile,ma solo terzo e direi che può valere il rischio)come alcune relazioni precedenti già riportano,confermo che ci sono ometti e vecchi(pochi) bolli rossi.
Seguire la guida Vallot (per chi la possiede) o comunque documentarsi bene visto che è facile sbagliare soprattutto dal Sella in prossimità del bacino del ghiacciao del monte Bianco una volta giunti al colle(ATTENZIONE AGLI ERRORI: NON SI SCENDE SUL GHIACCIAIO PERICOLO BUCHI!!SI STA ALTI E SI COSTEGGIA, AGGIRANDOLO SULLA SX SALENDO, IL GRUPPO ROCCIOSO che si è costeggiato già salendo sopra il rifugio.
Per tornare all’accesso del Sella,quindi PRIMA del bivio(sul GH Miage) per il rifugio Gonella, portarsi sul lato dx (in direzione di marcia) del Gh del Miage scendendo dalla comoda traccia segnata dalle frecce gialle che portano al rifugio Gonella E un po’ prima del bivio, attraversare verso il ramo dx(orografico in questo caso) del Gh del Monte Bianco(documentarsi meglio con cartina alla mano).
Direi che è difficile commentare bene una salita come questa utilizzando le righe a disposizione.
Cmq,a sx del ramo del ghiacciaio pensile de Monte Bianco, diviso da un picco roccioso isolato,prendere una cengia inclinata(3zo non proteggibile per 100 mt)fino ad arrivare ad uno slargo(scariche di ghiaccio possibili)dove parte un colatoio che si sale direttamente che è situato tra il margine laterale del ghiacciaio e la roccia;purtroppo qua ci lava un po’, ma la scalata non è difficile come sembra(anche qua 3zo poco proteggibile ed esposto per 100 mt)si esce poi su un prato inclinato e in diag vs dx salendo e rapidamente si guadagnano le pendici sovrastanti scegliendo l’ area più “debole”arrivare alla forcella e, raggiunta da lì parte la cresta(ometti e pochi bolli rossi) fino ad arrivare al rifugio dopo ancora un lungo tratto…(tenersi un po’ sulla dx salendo).Il rifugio è uno spettacolo per posizione ed anche per l’attrezzatura in loco(non mi aspettavo di trovare gas,cibo,acqua,piattaforma per elicottero e radio per soccorso collegata a pannelli fotovoltaici…;forse tutto questo anche grazie anche al fatto che stanno aggiustandolo(CAI TORINO)noi ci eravamo cmq portati tutto dietro come se fossimo in un bivacco.
La mattina partiamo alle 5 dal rifugio(si scende di 100 mt sulla dx in direzione di marcia)per raggiungere la sella nevosa da dove ha inizio il grande giro.L’accesso allo sperone,quando si sale la terminale,a fianco dell’isolotto roccioso (che ho riportato in foto),non deve essere fatto subito ma bensì a circa 3900 mt(e qua è corretto)attenzione alle tracce su per la prima fascia rocciosa(appena prima del colletto),forse qualcuno pensava che i Rochers dello Sperone fossero quelli che si vedevano dal Sella…:in realtà sono dietro,occorre ATTRAVERSARE IL GHIACCIAIO DEL MONTE BIANCO FACENDO UN LUNGO GIRO A RITROSO PER EVITARE DI FINIRE IN UN BUCO…)
TORNANDO ALLA VIA(parte alta):dopo l’attacco a 3900 mt si cerca di stare sempre sul filo dx di cresta, intervallando roccia e crestine nevose…e dopo(parecchio):arrivo a 4650 mt direttamente sulla cresta delle Bosses!Poi in 30 minuti si arriva in punta al Bianco.
Grande salita.
Discesa su Gonella(altrimenti anche sul Gouter in caso di tempo poco clemente).
Grazie alla compagnia del caro amico Renato.Tempo instabile.
Salita effettuata il 18 Agosto.
Viste le condizioni con ancora parecchia
neve fresca sulle creste in alta quota,partire il più presto possibile.