Partiti con la prima seggiovia, purtroppo solo alle 8.30 da Pecetto, cioè alle 9 dal Belvedere.
Canalone Chiovenda percorribile all’80-90% su neve oppure sugli sfasciumi instabili a fianco (personalmente ho preferito la neve).
Dal Colletto del Pizzo Bianco fino in cima tutta neve.
Ramponi utili per il traverso dalla cresta nord ovest alla cresta nord est, noi li avevamo, ma non li abbiamo messi perchè c’era già una bella tracciona battuta da tutti quelli che ci avevano preceduto avendo dormito alla Zamboni, e abbiamo utilizzato la sola picozza.
In vetta in 4 ore scarse dalla seggiovia, con nuvolone ovunque tranne verso la est del Rosa. 🙂
Discesa per la cresta nord est verso il Pizzo Nero, e poi verso il petroso vallone di Rosareccio, alternando provvidenziali nevai da valanga (l’ultimo a pochi minuti dalla vecchia funivia) a ripidi tratti su gande instabili, popolate di stambecchi, poi bel sentiero fino al Burki.
Bella gita e ottimo panorama grazie alle provvidenziali schiarite verso il Monte Rosa mentre eravamo in vetta.
Vista l’instabilità del terreno, l’attuale ancora esteso innevamento favorisce una progressione abbastanza veloce e sicura.