Dalla piazza di Talosio, risalire il tracciato del percorso GTA e giunti al terzo attraversamento della strada asfaltata, seguirla a sinistra giungendo al tornate di quota 1360, dove a sinistra si diparte la sterrata da seguire fino alla baita Rocci superiore, m. 1455. Ora si possono scegliere due soluzioni, la prima consiste nel salire il traverso nel bosco direttamente all’Alpe Busiera, su un tracciato segnato con tacche di vernice rossa già un po’ datate e la traccia su terreno non sempre è evidente. Seconda soluzione, seguire la comoda sterrata fino all’Alpe Reis, m. 1535 e continuare su nuova sterrata a destra che giunge alla baita Busiera quota 1652. Salire ora su prato e vaghe tracce di animali a raggiungere la dorsale pianeggiante che va dal Roc delle Teste alla Cima Busiera, che una volta raggiunta, piegare a destra e raggiungere in breve la Cima Busiera, m. 1818. Discesa verso nord al Colle di Busiera eventuale risalita al bel cucuzzolo del Truc d’Almin, m. 1799 e ripida risalita al Bivacco Blessent e alla grande statua del Cristo Redentore, ottimo punto panoramico, proseguire verso nord in piano a raggiungere la depressione di quota 1973 e piegando a destra scendere sul sentiero GTA e raggiungere le baite Arzola; dalle baite seguire un sentiero pianeggiante che porta alla dorsale prativa di fronte alle baite, riferimento un unico esemplare di abete rosso. Ora occorre prestare un po’ di attenzione e seguire fra le innumerevoli tracce di animali la traccia che si sposta nel versante del vallone di Oreggi, cercando di non perdere e neppure guadagnare quota e dopo circa un centinaio di metri, troviamo una traccia nitida che scende al vallone sottostante (percorso riportato su carta Mu in colore nero). Raggiunta nel piano la pista, la si risale, passando l’Alpe Oreggi e giungendo all’Alpe Colletto,m. 1879. Dall’alpe in direzione nord si diparte un sentiero pianeggiante, recentemente contrassegnato con bolli di vernice rossa, che supera un primo canale, piccolo rio, giunge ad un secondo canale e con percorso un po’ più impervio va ad attraversare il Rio Boiretto e si risale sul lato opposto ad intercettare il sentiero di collegamento Alpe Boiretto- Alpe Pian Crest ed in breve si giunge a quest’ultimo alpeggio. Seguire ora verso est-nord-est un sentiero pianeggiante delle mucche che raggiunge una grande sella erbosa dalla quale scorgiamo un 150 metri più in basso i ruderi della baita Timolai; ci si abbassa su percorso senza traccia alcuna, su un pendio di erbe alte, fin ad arrivare ad un “crutin” dal quale una discreta traccia pianeggiante, attraversando un canale, porta ai ruderi di Timolai, m. 1712. Puntare ora in leggera discesa verso est alla bella dorsale di betulle, da riscendere fino alla baita diroccata di quota 1556 di Mevan, da questa seguire verso nord-nord-est il sentiero con tacche rosse che porta al borgo di Ciantel del Re, m. 1550. Arrivando a Ciantel del Re, proprio al primo caseggiato troviamo le tacche rosse che ci guidano a sinistra sopra il caseggiato e proseguono nel traverso pianeggiante raggiungendo il prato sotto le Baite Barzà medie; svoltando ora a destra in discesa sempre seguendo le tacche rosse si giunge alle baite Barzà inferiore e proseguendo la discesa lungo il Rio Manda, dopo la casa Ciambre si incrocia il sentiero San Giovannino che seguito a sinistra porta alla strada asfaltata di fronte al Santuario di Prascondù. Transitare sotto il santuario, attraversare il ponte sul Rio Pendente e seguendo il sentiero GTA in discesa si raggiunge Talosio a chiusura percorso ad anello.
Ovviamente il percorso può essere ridimensionato con le possibili vie di fuga cito le principali: dall’Alpe Pian Crest si fa ritorno sul sentiero del Monte Colombo, dal Ciantel del Re si scende in breve tempo a Schiaroglio…
- Cartografia:
- Mu Edizioni - Carta della Val Soana