Escursione molto facile, in parte su sterrato ed in parte su asfalto, praticamente una passeggiata
Le “Bocche” non sono altro che le “sorgenti” a cielo aperto del fiume Timavo, che dopo un lunghissimo percorso sotterraneo all’interno del Carso, riaffiora qui, ad un centinaio di metri dalla sua foce.
Partiamo dalla ex cava, dove abbiamo parcheggiato, seguendo il sentiero AAT (Alpe Adria Trail) e CAI 001 e dopo pochi metri siamo di fronte all’ingresso del Giacimento Paleontologico (attualmente chiuso al pubblico) di “Antonio” , Adrosauro di 80 milioni di anni fa, rinvenuto qui per caso durante degli studi geologici. Poco più avanti, seminascosta dalla vegetazione, troviamo i resti di una trincea della Seconda Guerra Mondiale.
Attraversata la SP33, continuiamo attraverso i dolci sali-scendi del Carso. Poco prima di raggiungere la prima delle tre Bocche del Timavo, sulla destra c’è un monumento in pietra e bronzo dedicato ai “Lupi di Toscana”, reggimento della Grande Guerra. L’itinerario arriva alla sua meta in un’area attrezzata con panchine con l’accesso alle Bocche proprio dietro la chiesa del V secolo di S.Giovanni in Tuba. Passati sopra una chiusa si torna verso il Villaggio seguendo il corso del fiume.
Passata la Marina, alle prime case, si prende la prima strada a sinistra dove, circa all’altezza del civico 38, sulla sinistra c’è una piccola scalinata di pietra che porta al sentiero del promontorio Bratina. Arrivati al sentiero, lo si imbocca a destra. Panorama sul Villaggio. Seguendo il sentiero si ritorna ad incrociare di nuovo la SP53 e da qui alla ex cava. (06.06.2020) EPF1e.
- Bibliografia:
- "Escursioni e passeggiate in Friuli" Vol.1 ed. Messaggero Veneto