- Accesso stradale
- strada pulita fino al sentiero per il Rif. Barbustel
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
…alla ricerca della neve perduta, siamo venuti qui sperando che la stradina fosse innevata come indicato nelle relazioni dei giorni precedenti…e invece la situazione è decisamente cambiata, ovviamente in peggio.
La strada è perfettamente pulita fino a poche centinaia di metri oltre la partenza del sentiero per il Rif. Barbustel (1.780 m circa), poi un tratto ghiacciato di 200-300 metri in salita costringe la maggiorparte delle auto a fermarsi (alcuni sono comunque riusciti a proseguire).
Partenza alle 9.30 circa. A parte qualche breve tratto ghiacciato la strada è completamente sgombra da neve fino all’incirca 1 Km oltre la deviazione per il Lago Raty (quota 1.950 m circa), quindi in pratica tocca portare gli sci a spalle per almeno 30 minuti. Noi, per abbreviare il percorso ed evitare la stradina fino a Dondena, siamo saliti per il sentiero 9A per il lago Raty. Consiglio questa soluzione poiché il sentiero è bello e quasi interamente pulito, e si accorcia parecchio prendendo quota più rapidamente (considerare altri 20-25 minuti di portage ). Superato il tratto più ripido, si raggiunge un bellissimo vallone dove finalmente comincia la neve continua e abbondante. Da qui in su si sale senza problemi fino in vetta, senza bisogno di mettere i coltelli. La salita è molto piacevole e il vallone decisamente suggestivo. Arrivati in vetta intorno alle 12.45, temperatura primaverile e assenza totale di vento hanno reso molto piacevole la sosta in vetta (si stava tranquillamente senza guanti!!!) e il panorama è veramente notevole!!!
Discesa iniziata verso le 13.30, scendendo ovviamente verso Dondena; neve di tutti i tipi, ma quasi sempre sciabile. Bellissimo in particolare un breve e ripido pendio poco sotto la punta con neve primaverile perfettamente cotta dal sole…peccato solo che duri poco!!! Per il resto, con un po’ di attenzione, cercando le zone meno ventate e meglio esposte al sole, si riesce quasi sempre a sciare decentemente. Un po’ di crosta non portante solo nei tratti più pianeggianti e riparati, più frequenti nella parte bassa del vallone del Giasset. Ultimi 200 metri prima di raggiungere la strada di nuovo più belli con neve quasi trasformata. Non si toccano pietre, anche se occorre fare attenzione perché alcuni grossi massi si vedono all’ultimo, e molti di questi sono circondati da dei buchi di notevoli dimensioni!
La stradina, fin dove è innevata, è molto dura e parecchio irregolare in quanto pestata da molti pedoni, poi da quando finisce la neve circa 30 minuti a piedi per arrivare all’auto, camminando con mooolta cautela sui tratti ghiacciati, veramente insidiosi!!!
Ovviamente non mi aspettavo una gita fantastica, ma leggendo le relazioni dei giorni precedenti non immaginavo tutto questo portage sulla stradina, che chiaramente influisce negativamente sul giudizio complessivo…peccato perché da quando comincia la neve la gita è molto bella dal punto di vista ambientale (soprattutto se si fa l’anello salendo dal vallone Raty) e anche le condizioni di innevamento sono decisamente accettabili (dalla cima a Dondena 3 stelle ci stanno tutte). Se avete un 4×4 o cmq un’auto che vi consenta di arrivare più in alto evitando il portage mi sento di consigliarla…
Giornata spaziale, con cielo blu, assenza di vento e temperature quasi primaverili…panorama grandioso dalla vetta, con Rosa e Cervino in bella mostra; circa 20-25 persone sull’itinerario.