Prendere la strada che si addentra nel bosco in direzione Sud-Est, normalmente innevata. Dopo circa 1 chilometro e pochi metri di dislivello la strada comincia a costeggiare il lato sinistro orografico del fiume Babinopoljska rijeka, che seguiamo lungamente fino a quota 1660 m dove la strada si allarga (possibilità di parcheggio; consigliato per risparmiarsi la lunga e noiosa stradella, se le condizioni della strada consentono la salita in auto).
Si prosegue sempre per strada attraversando prima un ponticello e poi salendo un paio di tornanti più ripidi fino ad affacciarsi ad un’ampia valle in cui si incontrano le prime costruzioni e rifugi appartenenti a Katun Bogićevica. Si segue il lato destro orografico del fiume superando il Katun e intorno a quota 1800 m si abbandona il fondo valle, volgendo decisamente a sinistra (Sud-Est) e puntando l’insellatura, parzialmente nascosta dagli alberi, nella dorsale Est della valle. Si supera il tratto più ripido evitando il bosco fino a 1900 m, per proseguire leggermente verso destra in terreno più piano, puntando l’evidente sperone roccioso, da oltrepassare alla sua destra per raggiungere infine il colle Qafa Bogiqes (2100 m), sul confine tra Montenegro e Kosovo.
Oltre il colle, a Est, si apre il panorama su valli e monti del Kosovo. Dal colle per ampia cresta verso Sud fino a Bogićevica (2204 m). Si resta in cresta, ora pianeggiante, e si prosegue in direzione Sud fino a Ravno Brdo e poi fino a una cima innominata quotata 2220 m.
Discesa senza itinerario obbligato verso Nord-Est per vallecole e canaletti fino a quota 1950 m. Si ripella e si risale al colle Qafa Bogiqes verso Nord-Ovest. Da qui per l’itinerario di salita fino a Katun Bogićevica e poi per stradello fino a Babino Polje.
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