Il percorso di salita si svolge su bella mulattiera sino all’alpe Bonze, in ottima posizione e in zona poco frequentata dagli escursionisti, per poi proseguire su terreno selvaggio e a vista sino alla Vetta. Cosi come per il rientro che avviene nella prima parte a vista sino al colletto, poi su terreno, anche qui molto selvaggio, sino a raggiungere i sentieri e tratti di poderali sottostanti per percorrere successivamente il bel sentiero che porta a richiudere l’anello della escursione.
A Praposa, a monte delle case in presenza dl segnavia il sentiero n.3 e 2 dir sud, inizia l’escursione. Salito un primo tratto di 200 m di disl a quota 1180 m si trova il bivio in cui confluisca da sx il sent n.1, Si prosegue a monte sul n.3 e 2 sino a incrociare la poderale a Visey che si percorre con poche decine di metri raggiungendo la palina 1317 m che a dx indica il proseguimento del sentiero n.3 per l’alpe Bonze che occorre seguire; occorre invece trascurare l’indicazione di sx per il sentiero n.2 da cui giungeremo al rientro, questo sarà il punto di richiusura dell’anello.
Proseguendo sul sent n.3 di li a poco si raggiungerà l’alpe Barrat 1352m e la successiva Montat 1367m dove da dx sopraggiunge il sentiero n.3a che giunge da Les Donnes (altro possibile inizio dell’escursione); continuando a seguire il sentiero n.3 che ora si è fatto mulattiera (panoramica sul fondovalle) si percorre un lungo traverso nel vallone di Fer, sul lato nord della costa tra il Bec Renon e la cima Battaglia raggiungendo l’alpe Bonze 1862m dove il sentiero termina.
Occorre ora risalire la parte alta del vallone superando diversi sbalzi su terreno selvaggio e affascinate senza un preciso tracciato mantenendo la direzione del colletto a sx del pendio della Bonze, seguendo prevalentemente la direzione sud. Poco prima di raggiungere la pietraia del colletto tendere a svoltare a dx seguendo il percorso migliore tra la pietraia (tratti erbosi) sino a raggiungere l’ultimo ripido tratto che porta in vetta (comunque raggiungibile facilmente EE).
Il rientro avviene per il vallone di Scalaro scendendo dalla Bonze per il pendio di salita sino a poco prima del colletto dove ora occorre svoltare a dx (qualche omino) e scendere alcuni facili balzi per poi con un ampio semicerchio superre la pietraia e perdere decisamente quota seguendo le tracce di sentiero e raggiungere il sentiero per cima Battaglia (r/b) all’alpe Gugliasco 1895m. Di qui percorreremo il sentiero, ora ben marcato e segnalato, sino a raggiungere a quota 1750m il sent. 831 e GTA che tagliando la strada diverse volte raggiunge l’alpe Fumà inf 1550m dove lo si abbandona per proseguire a sx sulla strada e raggiungere l’are pic_nic la Pòsa 1438m.
Si prosegue ora sulla strada passando a monte del borgo di Scalaro 1413m e raggiungere Bioley 1458m salendo ancora la strada asfaltata che diviene successivamente sterrata sino a raggiungere il tornante all’altezza dell’alpe Cialme 1566m. Qui si può proseguire su traccia o sulla poderale sino a ll’alpe Cavanna e raggiungere il sent n.2 (ma si allunga un po’); proseguendo su traccia, che passa sul retro dell’alpe, si sale gradualmente, dir nord, sino a raggiungere quota 1650m dove spiana e si incrocia il sentiero n.2, sentiero che scende decisamente e che si seguirà sino a raggiungere Liouz 1366m dove percorrendo la strada a sx in breve si raggiunge il bivio a quota al bivio 1317m a Visey dove si richiude l’anello dell’escursione. Proseguendo sul sent n.3 si perde la quota degli ultimi 300m raggiungendo il punto di partenza. Vedi anche traccia GPS.
Disl. tot 1750m, 19km, tempo tot 8-9h – da fare in assenza di nebbia per l’orientamento nella parte alta del percorso.
- Cartografia:
- Carta della Valla Dora Baltea Canavesana 1/20000 n.2 ed:MUedizioni