Ottimo meteo. Gita piu’ complicata del previsto.
Alla partenza: non ho visto nessun cartello che indicasse la localita’ di “Praposa”.
per fortuna passa un signore (alle 5.30 di mattina) che mi da’ indicazioni.
Non trovo nessun sentiero dalla frazione, vago per 20 minuti
e poi mi rassegnoa usare il GPS con la traccia scaricata, (Scopriro’ poi che il mio gps
non l’aveva scaricata tutta).
La parte migliore della gita e’ il pezzo dall’alpe alla punta, divertente
e se si ha un po’ di occhio il percorso non e’ tanto scomodo.
In discesa, dal colletto, vedo una sorta di traccia lieve che si perde,
vago, poi vedo un ometto, Felicita’ E’ fondamentale seguire gli ometti
perche’ la parte alta del vallone e’ piena di pareti di roccia e sarebbe rischioso
fare altri percorsi.
Il percorso piu’ in basso non e’ difficile, ma prima disagevole e poi monotono
sulla strada.
Arrivo finalmente a riprendere il sentiero 2 illudendomi che le
fatiche fosero finite. Il sentiero: e’ quasi sparito,
lo perdo in discesa (e non avevo piu’ la traccia gps)
ravano il giusto e grazie alla cartina
riesco con un traverso bruttissimo nella giungla a ritrovarlo.
Lati positivi: visti una marmotta, dei camosci, un tasso;
ho passato una giornata via dalla calura Padana.