N.B. Prima di raggiungere la quota 2531, si interseca a destra la dorsale proveniente dalla Punta dell’Orletto; pertanto con una piccola deviazione ed un’aggiunta di circa un’ottantina di metri di dislivello, fra andata e ritorno, si può raggiungere prima la quota 2510 e successivamente la vera punta dell'Orletto, a quota 2499.
Davanti ad un pilone votivo ed alla nuova edicola segnavia, inizia la mulattiera che sale alla borgata Chiesale; superata la borgata verso nord-ovest inizia il sentiero, segnalato con tacche di vernice bianco-rossa, che sale alla Casa Maugino, sotto un bel bosco di faggi. Verso quota 1340 si giunge al bivio; proseguendo dritti si giunge a Campiglia Soana, svoltando a destra in salita, come da indicazione su albero, si raggiunge la Casa dei Maugino. Dalla Casa salire verso nord-ovest risalendo un grande pratone, su pendii che diventano sempre più ripidi, puntando un gruppo di larici verso la destra della sommità del prato, dove ricompare una traccia di sentiero che sale sinuosa su ripido pendio e piccole balze rocciose e verso quota 1750 inizia un traverso che raggiunge la cresta a sinistra. Percorrere la cresta su tracce di animali abbastanza evidenti ed appoggiando a destra nell’ultimo tratto raggiungere la sommità del Monte Civetto, m. 1975. Percorrendo in leggera salita il largo e pianeggiante crestone si raggiunge il punto culminate, m. 2010, denominato Cima di Chiali, nome derivante dalla baita omonima posta nel lariceto sottostante la cima, in direzione Campiglia Soana. In leggera discesa verso nord, si raggiunge un larga depressione, quindi si continua a salire la bella e larga dorsale-balcone, toccando prima la quota 2319 ed in ultimo si giunge sull’ormai esile cresta, la quota 2531. Proseguendo su traccia leggermente sottocresta, si raggiunge la poco pronunciata depressione del Colle della Borra, m. 2578. Ora si segue il sentiero in discesa, segnato con tacche di vernice bianco-rossa, che con diverse ampie giravolte giunge nei prati di fronte all’Alpe Fanton di sopra. In breve si può raggiungere il santuario di San Besso, si ritorna in leggera salita ai prati toccati precedentemente e si scende lungo il sentiero sempre segnato fino all’Alpe Pugnon, m. 1630. Qui si abbandona il sentiero segnato, su prato si raggiungono le baite Barmette, si continua a scendere su prato fino a ritrovare la traccia di sentiero che con diverse giravolte giunge e traversa il piccolo Rio Fanton, passa poco sotto la baita Le Tole e sempre su parato si giunge al ponte sul Torrente Campiglia. Davanti al ponte si trova la nuova edicola segnavia, da dove seguendo i segni di vernice bianco-rossa, con percorso con diversi saliscendi, traversando diversi canali e pendii boscosi, giunge al bivio di quota 1340 circa dove si riprende il sentiero fatto in salita e si scende a Chiesale e a Sacairi a chiusura anello.
- Cartografia:
- Mu Edizioni - Carta della Val Soana