Adatta ad alpinisti che amano gite lunghe, faticose e abbiano un buon senso di orientamento su creste frastagliate con possibilità di percorso da ambo i lati.
Due le possibilità di alloggio, 1) al rifugio Andolla, 2) al bivacco Città di Varese (9 posti, acqua nelle vicinanze).
La salita alla Bocchetta del Bottarello (Sonnigpass) è attrezzata con una nuova Ferrata (EEA). Il percorso della cresta è segnalata con ometti. L’itinerario sul versante Italiano prevede dei passaggi su cenge erbose ( F+) mentre sul versante Svizzero è più severo con scivoli nevosi e brevi tratti di arrampicata su ottima roccia (PD-). Attrezzatura : da ferrata, corda minimo 30 metri, alcuni cordini e nut, ad inizio stagione prevedere ramponi e piccozza.
Autostrada A26 Voltri-Sempione, uscita di Gravellona, superstrada, uscita Villadossola, seguire l’indicazione Valle Antrona, Seppiana, Antronapiana, Alpe Cheggio posteggio vicino alla diga.
Si prende il via percorrendo il suggestivo sentiero che corona a sinistra il Lago dei Cavalli, si prosegue per sentiero in leggera salita nel vallone di Loranco. Con una successione di strappi e brevi tratti pianeggianti si arriva al rifugio Andolla (2 ore). Se si e deciso di alloggiare al Bivacco Città di Varese, si continua sul sentiero che sale alle spalle del rifugio (segnalato con vernice bianco/ rossa), si prosegue a mezza costa attraversando canali e ruscelli provenienti dalle pendici meridionali del Pizzo di Andolla. Passando sopra dei grossi massi ( e/o chiazze di neve ad inizio stagione) si raggiunge il bivacco, posto sulla costola rocciosa della cresta Sud del Pizzo Loranco (ore 2) ore 4 dalla diga.
Dal bivacco si ridiscende a sud la costola rocciosa (catene), si risale il vallone su percorso, in mezzo a delle pietraie, segnalato con vernice (bianca/ rossa) e da ometti raggiungendo la chiazza di neve sotto la parete centrale che sembra inaccessibile della Bocchetta del Bottarello (quota 2850 m. ore 0,50).
Inizia la ferrata a tratti su spigoli di ottima roccia, su cenge erbose, su placche aderenti, per terminare con due scale metalliche al passo a quota 3147 m. (ore1.15- 1.30).
Si prosegue a sud, lasciando alle nostre spalle il Pizzo di Loranco, con breve attraversamento della parte finale del ghiacciaio Rotblattgletscher, iniziando la salita della cresta della nostra meta.
Seguendo delle tracce si arriva facilmente ad una sella nevosa con un grosso ometto sulla cima (3332 m. – h 0.40). Continuando per circa duecento metri si scende un muro ben gradinato di 10 metri ( passi di II°); si prosegue in traverso ascendente sul versante Svizzero sormontando la placca rocciosa sopra uno scivolo nevoso, per proseguire in cresta sino ad un gendarme da aggirare sul versante Italiano (quota circa 3340 m.- ometto su cengia erbosa).
Aggirato il gendarme si scende per 15 metri una parete esposta ma ben gradinata con passi di II° raggiungendo una sella.
Qui due le possibilità di proseguire;
1) a sinistra sul versante Italiano, dopo aver aggirato le frastagliate rocce si prosegue su tracce e cenge erbose stando attenti allo sfasciume ritornando in cresta .
2) sul versante Svizzero, si continua ai bordi tra la roccia e la neve ghiacciata con breve arrampicata di una placca rossa (passo di III°- in discesa corda doppia), contornando i bordi dei rilievi sommitali si perviene al punto di incontro con la traccia del versante sud Italiano sul tragitto più docile della cresta che conduce alla vetta (h 2.30dal passo- h 4.30 dal bivacco).
DISCESA
Stesso itinerario.
- Cartografia:
- IGM 1:25000 n.15 III NO Pizzo Andolla IGC 1:50000 n. 10 Monte Rosa- Alagna- Macugnaga CNS 1:25000 n
- Bibliografia:
- CAI-TCI, Andolla-Sempione ed. 1991 CDA-TO- Mittelruk ed. 1974 CAI Vigevano- Antrona- Bognanco- Semp