- Accesso stradale
- .
Via molto bella che si articola tra fessure e diedri, in pieno stile “da montagna”. L’arrampicata è sempre fisica (strapiombo/verticale ciapa e tira) e richiede un impegno continuo. Il grado è dato dal fatto che si sprecano parecchie energie per cercare prese nascoste o coperte, poi magicamente il karma ha (quasi) sempre premiato i miei slanci facendomi trovare quello che cercavo quando toccavo alla cieca. Nella mia vita precedente avrò rigato dritto.
Il tiro chiave è un bel palo, soprattutto l’uscita dal diedro (a differenza di quanto dicono alcune relazioni precedenti penso che sia lì il crux), complimenti al mio socio per averlo risolto con un lancio degno di Alex Honnold su El Cap. Io l’ho munto con grande delusione. Per quanto riguarda le protezioni: spit sempre al posto giusto (ho usato un solo 0.5 ma solo perché ce l’avevo dietro), ma se ne avete potete abbondantemente giocare a piazzare friends. In ogni caso una caduta è sempre pericolosa perché la via è molto articolata e non farsi male sarebbe un bel regalo del karma, ma non va sfidato troppo: o vi fa trovare le prese o vi salva le caviglie, decidete voi.
Grande intuito di Fiorenzo che ha scovato una linea unica nascosta tra queste balze di roccia.
Con Ale, che trova passi di placca anche dove non ci sono, ed esce con ancor più eleganza.