Pensare di fare questa gita in giornata da Plateau Rosà era pura utopia…soprattutto in tanti così (gita sociale cai cuorgnè) Partiti dalla Testa Grigia alle 8.30, risaliti al Piccolo Cervino e poi al colle del Breithorn (10.30). Siamo scesi sul ghiacciaio di Verra e poi risaliti per un pendio molto ripido a tratti di ghiaccio vivo, fino alla sella di quota 4014 m. Da qui la cuspide finale non aveva un aspetto invitante. Giunti alla base delle roccette eravamo incerti sulla via da seguire, poi attrezzando una sosta, abbiamo affrontato un breve canalino che portava ad un terrazzino. Da qui un lungo traverso su neve marcia (erano le 13.30, tardissimo!!!) fino ad un altro affioramento roccioso. Da qui sono salito io da primo fino alle rocce finali, dove ho attrezzato una sosta (dopo 8 anni che non ne facevo una…). Poi in breve su rocce e sfasciumi sulla vetta (ore 14). Fino a quel momento stavo benissimo, solo un lieve mal di testa, pensavo per il sole rovente. Velocemente abbiamo raggiunto gli altri, che avevano attrezzato le calate. Con due calate siamo stati fatti scendere fino alla base delle rocce. Riformate le cordate, siamo scesi per la via di salita. E sono cominciati i guai… Nel tratto di ghiaccio vivo, una cordata, quando era ormai al termine, è scivolata… per una 70ina di metri, insieme ad una slavina di neve fradicia, per fortuna senza conseguenze. Come senza conseguenze è stato il girovagare da solo (non ho ancora capito perchè e quando si sia slegato…) sul ghiacciaio…Per scendere il tratto ghiacciato noi abbiamo attrezzato con 3-4 viti da ghiaccio, e nonostante la confusione e la ormai palpabile tensione (visto l’orario…) lo abbiamo sceso. Devo dire che sto pendio mi ha sfinito per la tensione, nonostante non fosse così lungo. Ovviamente finito il tratto impegnativo, con il conseguente rilassamento, m’è saltata fuori una bella nausea.. e ci mancava solo quello! Col nervoso in testa, abbiamo continuato la discesa, che per tutti, me per primo, è diventata un po un’odissea…Trovarsi su ghiacciaio alle 16,30 era una cosa che nessuno di noi avrebbe voluto fare… Nonostante una caduta trattenuta, di uno dei nostri in un crepaccio, a causa cedimento del fragile ponte (occhio, questo tratto del ghiacciaio di verra è un colabrodo, la neve recente copre i buchi e i ponti non sono affidabili…), siamo risaliti faticosamente (io ero in crisi nera ormai…) al colle del breithorn. Il traverso sul Plateau l’ho trovato eterno per via della nausea che mi piegava in due. Perdendo poi quota cominciava ad andare meglio, ma la stanchezza, per tutti, era davvero tanta. Siamo arrivati a Plateau Rosà esausti, alle 18.30. (l’ultima corsa della funivia alle 15,45 è comunque troppo presto per me…tenere gli impianti aperti un’ora in più costa troppo? visto che si pagano 22 euro magari farebbe piacere…) Alcuni sono scesi lo stesso a piedi fino a Cervinia, in 8 ci siamo fermati al Rifugio Guide del Cervino perchè gna facevamo più.. Dopo un po di relax e una minestra calda ho cominciato anche io a ragionare… Notte passata insonne per molti (non per me…) e con la prima funivia (ore 8) siamo scesi finalmente a Cervinia…e quindi grazie al cielo a casa! Che dire? Avrei molto da dire su questa salita, davvero molto. Tuttavia è stata una bella salita, impegnativa, tralasciando il malessere che mi ha colpito in discesa (e non in salita, stranamente..), è stata anche una bella avventura, che sicuramente fa tutto bagaglio di esperienza. Ringrazio chi mi ha assistito nel mio rientro quando ero in preda alla nausea. Una cosa ancora la posso dire: è impossibile fare questa gita in giornata, a meno che non siate superman…