Con la funivia si sale al Pavillon du Mont Frety (2174 m.) poi si prende la antica mulattiera per il rifugio Torino, che parte dietro la stazione stessa, costeggiando il giardino botanico. Si sale con larghi tornanti sino al bivio a quota 2.220 m. dove si prende a sinistra.
Il sentiero (segnato 20A belvedere) taglia a mezza costa per prati e pascoli attraversando modesti ruscelli che scendono dal ghiacciaio.
Procedendo è impossibile non concedersi frequenti soste, affascinati dal complesso di cime, dominato dall’Aguille Noire, che svetta sulle altezze del Monte Bianco. Dopo aver attraversato il contrafforte roccioso del Torrione d’Entrèves, si arriva ad una piattaforma panoramica, da cui si ammira la valle sottostante.
Quì termina la prima parte prettamente escursionistica, un grosso cartello avverte che stà per iniziare la via ferrata, ed il proseguo è riservato ad escursionisti con pratica alpinistica, in quanto in alcuni punti è attrezzato con catene e corde fisse. Dalla piattaforma panoramica su cui termina il primo tratto di sentiero, si sprofonda nella scarpata orientale del Monte della Brenva con tratto scosceso, attrezzato con catene fisse.
Poi con percorso a sali-scendi si guada
il ruscello che scende dal Ghiacciaio di Entrèves per arrivare all’attacco della parete est del Monte della Brenva. Ci si innalza in traverso a mezza costa su roccette (sempre attrezzate nei punti più esposti) fino a sbucare sulla cresta di arrivo (2.300 m.)
Quì si apre un panorama straordinario: il Ghiacciaio della Brenva dominato dal Monte Bianco incombe dall’alto, serrato tra il Monte Bianco di Courmayeur, l’Aiguille Blanche, l’Aiguille Noir e le Dames Anglaises,un insieme di rocce accuminate, di picchi aguzzi come denti di squalo.
Insomma, uno dei più affascinanti panorami delle Alpi è di fronte a noi. Il ritorno avviene per lo stesso percorso di salita e richiede praticamente lo stesso tempo (1 ora e 30 minuti).
- Cartografia:
- TCI,Gruppo Monte Bianco 1:50.000
- Bibliografia:
- Le vie ferrate vol.2 di Dario Gardiol