L1: Si risalgono le belle placche compatte e continue fino a raggiungere due piccole fessure che corrono parallele: le si percorre fino alla sosta (6a, 5+). 50 m. Sosta su spit + un chiodo sulla sx, poco visibile in una nicchia erbosa (occhio). Sulla dx c’è una grande lama staccata.
L2: Si continua per placche bellissime (tenedo la fila di spit di sx) e per una successiva zona più rotta fino a sostare sotto uno spuntone dello spigolo (6a, 5+). 50 m.
L3: Si prosegue per belle fessure leggermente a destra, guadagnando il filo dello spigolo; di qui si sale sulla punta della Torre (V, IV). 40 m.
Dalla torre due possibilità: si scende con una corda doppia nel canale prestando attenzione alle pietre mobili. Alla fine della calata si scende ancora nel canale per una decina di metri e sulle placche scure della parete di dx (faccia a valle) si individua lo spit che indica la seconda parte della via. Se invece si vuole evitare la doppia si può traversare con attenzione e reperire il vicino colletto. Da qui scendere il canale. Delicato, ma almeno non si rischia di incastrare o rovinare le corde.
L4: Salire le belle placche fino a portarsi, con un passo a sinistra, su un piccolo terrazzino (6a). 50 m.
L5: Si prosegue verticalmente su buoni appigli, si risale la successiva placca con grandi quarzi affioranti fino in sosta leggermente sulla dx (V+). 50 m.
L6: Si procede risalendo la placca in direzione dell’intaglio fino a raggiungere l’aereo spigolo che si sale, superando una fascia di quarzo, fino a raggiungere la sosta che si trova una decina di metri prima della sommità della torre, lungo l’aereo spigolo (V, IV). 50 m.