Bucie (Bric) Via Normale del Canalone Sud per il Rifugio Lago Verde

Bucie (Bric) Via Normale del Canalone Sud per il Rifugio Lago Verde
La gita
tavor
4 05/10/2019

Salita molto lunga per dislivello e soprattutto per sviluppo. Partiti alle 7:30 da Bout du Col siamo tornati alla macchina alle 17:30, prendendoci un paio di lunghe pause al Bivacco Nino Soardi.
La salità fino al Rifugio Lago Verde è prettamente escursionistica. Alterna tratti su carrareccia a tratti di sentiero. Unica indicazione utile: salendo sulla carrareccia, giunti a quota circa 2180 metri, si trova un bivio dove il primo cartello che si incontra indica di girare a sinistra per il Rifugio Lago Verde: non fatelo! Si tratta infatti del percorso lungo, che prevede il passaggio sulla Gran Guglia: girando a sinistra si arriva alla fine comunque al Rifugio Lago Verde ma con un bel giro ad anello che non va di certo fatto se si vuole salire sul Bric Bucie! Pochi metri dopo un secondo cartello indica questa volta a destra per il percorso breve. (Vedi “Foto 1”).
Il Rifugio presenta anche ul locale invernale ben attrezzato, con ingresso dal retro dello stesso, su lato Est. (Per chi volesse entrare bisogna girare intorno al rifugio e salire una scaletta in metallo posto proprio al centro del complesso). (Vedi “Foto 2” per indicazione).
Superato il rifugio si prosegue direzione Sud, lasciando il laghetto all propria sinistra, verso il Colle di Valpreveyere. Il sentiero per salire al colle, sebbene sfasciumoso è molto agevole ed ha presentato ben meno difficoltà di quelle attese.
Giunti al colle ci sono due possibilità: tenersi a destra e seguire il sentiero che dagli oltre 2700 metri del colle scendi fino a quota 2580 metri, per poi risalire al Col Bucie (come abbiamo fatto noi all’andata) oppure tenersi a sinistra (a destra se si torna dal Col Bucie) e passare nella pietraia che circonda la parete Ovest del Bric Bucie tra sfaciumi segnati da ometti. Questa seconda soluzione ha il vantaggio di contenere notevolmente il dislivello, ma non è segnata benissimo (presenti solo ometti) e soprattutto in caso di nebbia potrebbe portare a perdersi.
Giunti al Col Bucie ci si volta quindi a Nord, guardando così la faccia sud del Bric Bucie. Per trovare l’attacco della via normale si sale seguendo (e cercando) gli sbiaditi bolli rossi. (ho aggiunto alcune foto per aiutare).
Si alternano le numerose catene attrezzate, a volte evitabili a costo di passare all’interno di alcuni canaloni, sicuramente meno esposti. Il percorso è abbastanza intuitivo e con un po’ di attenzione ci si orienta facilmente. Personalmente ho trovato solo due punti più critici in termini di orientamento:
1) Dopo l’unico canapone presente (altrimenti ci sono sempre catene) il sentiero sembra proseguire dritto ma in realtà così facendo ci si trova su una via di arrampicata con spit blu (Michelin?  ). La cosa giusta da fare, superato il canapone è andare a sinitra ritrovando poco dopo il sentiero apparentemente poco evidente. (Foto 3).
2) Dopo l’ultima catena (dopo il canapone di cui prima) si esce su una placca appggiata ma esposta. Noi salendo siamo andati a destra, si arriva ugualmente alla vetta me proseguendo dritti si segue un sentiero che noi invece abbiamo erroneamente ignorato. Lo abbiamo poi fatto scendendo. Niente di estremo, per carità, ma si evitano così i punti più esposti.
Discesa dall’itinerario di salita. Nel complesso gita lunga ma con numerosi punti di appoggio (Rif. Lago Verde con locale invernale, Bivacco Soardi, quest’ultimo tenuto in condizioni pù che eccellenti (foto 4) ). Per chi volesse farla vi invito a calcolare bene il tempo e le ore di luce (noi partendo alle 7:30, fermandoci più volte, siamo arrivati alla macchina alle 17:30 ma considerate che abbiamo una progressione tranquilla) e soprattutto EVITATE QUESTA SALITA IN CASO DI PIOGGIA: sopratutto le parti terminali sono costituite da placche appoggiate ma a volte molto esposte.

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