Il periodo migliore per effettuare questa salita è compreso nei mesi di gennaio e febbraio, quando generalmente la neve è presente in abbondanza e solitamente assestata. Se non fa troppo caldo, anche a marzo si può salire.
Non è particolarmente lunga, si può fare in giornata dal Passo del Lagastrello, oppure pernottare al bel Rifugio Città di Sarzana. Per il canale del versante Nord potrebbero essere utili due piccozze, e la corda al seguito, valutando sul momento le condizioni della neve e della montagna. A volte potrebbero essere utili gli sci o le ciaspole per l'avvicinamento dal Passo del Lagastrello alla base del canale Nord nella conca dei Ghiaccioni. Nelle giornate con meteo favorevole e visibilità buona la vetta è un notevole punto panoramico sul Gruppo dell'Alpe di Succiso, sull'Appenino Parmense, Reggiano e sulle Alpi Apuane. In discesa valutate le condizioni dell'innevamento, oltre alla cresta NO è anche possibile ripercorrere il canale di salita (con le dovute attenzioni).
Raggiunto il Passo del Lagastrello, si oltrepassa la strada che volge a destra (arrivando da Aulla) sulla diga del Lago Paduli, superato il ponte, sulla destra si trova una piazzola dove si parcheggiano le auto. Si inizia a salire nel bosco, seguendo il sentiero con segnavia 659 e GEA.
Si supera un cippo votivo nel bosco e si prosegue a sinistra sempre su sentiero ben segnalato e facilmente individuabile, spesso sono presenti delle tracce nella neve. Attraversate alcune radure, si riprende a salire, raggiungendo un piccolo valico, dove si apre una bella visione sulla Valle del Torrente Liocca e sull’imponente versante Ovest dell’Alpe di Succiso.
Dal valico si prosegue in leggera discesa raggiungendo la bella conca del Lago di Monte Acuto (spesso ghiacciato nei mesi di gennaio e febbraio) dove sulla sinistra è situato il bel Rifugio Città di Sarzana 1581 m.
Dal rifugio si continua lungo la sponda sinistra del Lago, poi si entra nuovamente nel bosco, si tralascia a destra un bivio per la Punta Buffanaro (itinerario che sale per la cresta Nord-Ovest) e il sentiero scende con numerosi tornanti fino a raggiungere l’ampia conca dei Ghiaccioni.
Dalla conca si deve traversare a destra in direzione della ormai evidente conoide del canalone Nord della Punta Buffanaro. Entrati nella conoide si risale il canalone, tenendosi al centro o sulla destra, tra spigoli rocciosi e placconate sui due lati. Superato un tratto più ripido si raggiunge infine un crinale, che seguendolo porta in breve al piccolo ometto di pietre della vetta della Punta Buffanaro.
In discesa ci sono due possibilità, o si ripercorre il canalone fatto in salita, oppure si scende per la cresta Nord-Ovest.
Si segue la cresta lungo il filo, superando alcuni salti rocciosi e un canalino, passaggi non facili con ghiaccio (passi di II esposti, valutabili PD/PD+).
Scendendo per un ripido pendio si entra in un boschetto, dove si ritrova il sentiero che porta alla Costa del Lago, raggiungendo il Lago di Monte Acuto e nuovamente, il Rifugio Città di Sarzana. Dal Rifugio si rientra al Passo del Lagastrello per il sentiero già percorso in salita.
- Cartografia:
- CAI Reggio Emilia - (Alto Appennino Reggiano) in scala 1:50000
- Bibliografia:
- Appennino Invernale (128 itinerari di escursionismo e alpinismo tra Emilia e Toscana). L'escursionista Editore