- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 1000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
- Traccia GPX
Si può arrivare in macchina fino al parcheggio dopo la galleria. Poi la strada fino al secondo parcheggio è un pò ghiacciata e non adatta a tutte le macchine.
Dal secondo parcheggio si sale sci ai piedi prima per strada innevata e poi sul ponte a destra.
Da qui, poi nel bosco, dove la neve è tracciata ma durissima (segni di coltelli).
Così per tutto il bosco, poi dal primo pianoro in poi la neve si ammorbidisce sempre di più con la quota.
Ma la vecchia traccia è spesso ricoperta da farina di riporto.
Mi è capitato più volte di dover staccare lo zoccolo per questa neve polverosa ma riscaldata.
Comunque senza problemi fino alla intuitiva sella tra il Vallegino ed il Cadelle (non so il nome del valico). Da qui, passo sul lato sud dove la situazione è abbastanza triste. Nei pendii più ripidi mancano interi pezzi di innevamento, lasciando spazio all’erba ed al sentiero estivo.
Quindi ho dovuto proseguire un pò sci ai piedi ed un pò a piedi, per attraversare tra parti di sentiero scoperto e pendii svalangati.
Sotto la vetta devo mettere i ramponi per salire la pala sud sotto la direttrice della vetta. Il pendio è ripido e la neve è molto cotta in superficie, ma ghiacciata sotto.
Arrivo in cima alle 14. Dal colle sin qui, sicuramente la parte più rognosa.
Scendo di poco fino a raggiungere l’imbocco del canale nord, mai visto prima e meno ripido di come mi immaginassi.
C’è un pò di cornice ma l’accesso è semplice.
I primi 30 metri sono praticamente una lastra con un accumulo di gesso al centro. Più giù diventa più morbido ma abbastanza crostoso.
Ad ogni modo, me la godo un pò fino al punto più basso prima dei canaloni, tutti svalangati. Faccio un pò di scaletta e ritorno fino al bordo del lago del Porcile.
Da qui per lo stesso itinerario di salita. Bel toboga nel bosco rado (praticamente un park, per gli amanti..)
Oltre a me, due locals ed un gruppo di finanzieri. Ma tutti verso La Cima di Lemma.
A nord cè ancora molta neve, e l’ambiente, nel senso estetico è ancora invernale. Ma nei lati sud, l’odore di erba calda fa già venir voglia di pantaloni corti.
Attualmente consiglio di salire e scendere per il canalone ed evitare lo scollinamento.
Non sono mai stato qui ma sono riuscito lo stesso a trovare la direzione giusta tra queste cime mai viste.
6 ore per l’intero giro. 17 km