dalla fine dell’asfalto prendere sulla dx il sentiero n. 8 (indicazioni) che inoltra in breve nella Valle Majelama, lungo la quale si prosegue in falso piano per circa 1/2 h nella vegetazione tra incombenti pareti rocciose. Quando la valle comincia a piegare a sx la vegetazione comincia a rarefarsi, la pendenza lievemente ad aumentare, gli spazi ad allargarsi; siamo nella Valle il Bicchero, anch’essa chiusa tra alte pareti rocciose, imn special modo sulla sx salendo (cimata Fossa dei Cavalli). SI risale per sentiero sempre assai evidente sul fondo valle, risalito un vasto ripiano sulla sx si riprende il centro del vallone puntando avanti a sé al vasto Colle del Bicchero (2075m) che si raggiunge in circa 2 h dalla partenza, posto a sx di una caratteristiche cuspide rocciosa. Dal Colle, che affaccia sul pittoresco Vallone di Teve, svoltare a sx ed in 20 min raggiungere la sommità del M. il Bicchero (2161 m) ottimo punto di osservazione sul tormentato versante N del Cafornia-Velino. Da lì si discende brevemente seguendo la cresta rocciosa-erbosa con piccoli saliscendi fino ad una vasta sella (selletta della Valle dei Briganti, 2160m, 20 min dal M. il Bicchero). La salita riprende più devisa ed un pò faticosa per condurre all’intaglio nella parete rocciosa (la Cimata predetta) denominata forchetta del Cafornia (2336m). Ottima visuale sulla piana del Fucino. Si svolta a dx per risalire il facile pendio del M. Cafornia (ometto, 2420m), passando a sx del quale in breve diagonale si perviene selletta del Cafornia (2405m), lapide commemorativa di un alpinista sopraffatto dala tormenta il 15/3/1953. da lì, verso sx S con un ultimo strappo alla panoramicissima vetta del Pizzo, croce e madonnina, 2424m, circa 4h). Ritorno possibile sia proseguendo dalla vetta per la cresta SE (sentiero 7a) oppure, ritornati alla forchetta 2336m, proseguire per il sentiero 7 (palina) per la cresta della Cimata raggiungendone la sommità più elevata (2366m) e poi discendendo sempre per detta cresta fino a raggiungere una palina, 2125m, ove il sentiero vira a dx O e con alcune curve perde quota rapidamente lungo i pratoni del Cafornia. Il sentiero in più pnti si perde: mirare in perpendicolare all’evidente imbocco di un thalweg, procedendo verso un caratteristico lungo costone roccioso (cavalli allo stato brado) ove il sentiero diviene evidente: esso attraversa la sommità del thalweg, passando in una suggestiva zona di massi di puddinghe (grotte nella zona) e poi discende con innumerevoli tornanti, sempre meglio segnato, dsi ricongiunge con il sentiero 7a lungo la Costa Cafornia fino alla quota 1400m poco più in alto di una vasta zona rimboscata, ove si reperisce sulla sx, senza alcun segnale, un’evidente traccia che con un lungo diagonale riporta alla sterrata di partenza poco prima del fosso corrispondente alla valle Majelama. In poche centinaia di metri per essa si rientra all’auto.
- Cartografia:
- Velino Sirente - Carta 1:25000 il Lupo edizioni
- Bibliografia:
- Parco Reg. Sirente Velino, SER - it. n. 8