Il traverso parte subito nel lato destro della spiaggia guardando il mare, arrampicata facile fino alla prima prua che si può passare alti o a pelo d’acqua (più difficile).
Si prosegue alternando facili sezioni di scogli abbattuti, dove si riesce addirittura a camminare, a bellissimi tratti di arrampicata facile, ma non scontata su roccia compattissima. Se non si cercano intenzionalmente le difficoltà il grado massimo è sul 6a, se invece si cercano i passaggi più intensi si arriva al 6c.
I passaggi più duri sono aggirare bassi la prima prua e scendere nel terrazzino finale del traverso. Il terrazzino è riconoscibile poichè rimane alla base di una esile fessurina che obliqua verso sinistra in un tratto in leggero strapiombo di una parete abbastanza liscia. Si può evitare la faticosa discesa al terrazzino continuando più in alto (circa 10m dal livello del mare), fino ad un ultimo tratto di scogli abbattuti sovrastati da strapiombi (da qua la scogliera diventa non più scalabile). Qui nella giusta stagione potete gustare dei fichi ottimi che crescono tra le rocce.
Le cadute in acqua sono quasi sempre sicure, bisogna ovviamente fare attenzione alle condizioni del mare per evitare situazioni pericolose. Il traverso è idoneo esclusivamente per il DWS, non ci sono protezioni e l’unica sicurezza è data dall’acqua in cui tuffarsi.
Rientro a nuoto (attenzione alle tante barche turistiche che manovrano nella parte esterna alle boe) oppure arrampicando a ritroso (sempre fattibile con grado simile).