Note
Storico
240 m. – 6b (6a+ obbl.) R2/II.
Materiale: 2 corde da 60 m. qualche piccolo friends fino al 0,75 BD, 10/12 rinvii.
La salita è stata portata a termine dal basso e solo con chiodi (20 circa) e nut piccoli e medi.
La chiodatura a fix inox 10 mm è stata effettuata nel 2021.
Avvicinamento
Materiale: 2 corde da 60 m. qualche piccolo friends fino al 0,75 BD, 10/12 rinvii.
La salita è stata portata a termine dal basso e solo con chiodi (20 circa) e nut piccoli e medi.
La chiodatura a fix inox 10 mm è stata effettuata nel 2021.
Accesso stradale: dall’uscita del casello autostradale di Romagnano-Ghemme sulla A26, seguire la statale 299 per la Valsesia in direzione Alagna. Dopo l’abitato di Piode imboccare sulla sinistra la deviazione per Rassa, e dopo circa 1 Km svoltare a destra per la frazione Dughera, dove si parcheggia.
Accesso Per raggiungere l'attacco della base della parete principale (sud).
Dall’abitato della frazione Dughera, parte il sentiero n° 42 del C.A.I. per il "Pian dei Gazzari", seguirlo fedelmente per circa 25 min. (Non lasciarsi tentare di risalire il canalone che scende dalla base della parete, vecchia traccia), continuare invece in diagonale verso sinistra sempre sul sentiero C.A.I. n° 42 e seguendo il segnale triangolo giallo, fino a sotto una balza rocciosa, dove il sentiero si divide (il segnale C.A.I. sale a sinistra, il triangolo giallo va a destra e porta alla base della parete, in circa 15 min. Totale 50 minuti dal paese.
La via inizia sopra un grosso masso.
Descrizione
Accesso Per raggiungere l'attacco della base della parete principale (sud).
Dall’abitato della frazione Dughera, parte il sentiero n° 42 del C.A.I. per il "Pian dei Gazzari", seguirlo fedelmente per circa 25 min. (Non lasciarsi tentare di risalire il canalone che scende dalla base della parete, vecchia traccia), continuare invece in diagonale verso sinistra sempre sul sentiero C.A.I. n° 42 e seguendo il segnale triangolo giallo, fino a sotto una balza rocciosa, dove il sentiero si divide (il segnale C.A.I. sale a sinistra, il triangolo giallo va a destra e porta alla base della parete, in circa 15 min. Totale 50 minuti dal paese.
La via inizia sopra un grosso masso.
- Si parte in placca con un passo delicato e ci si sposta un po a destra su una crestina che si segue fino in sosta, cordino su albero, sosta 1. (50 m. 5b ).
- La seconda lunghezza che saliva più a sinistra in un diedro umido e muschiato è stata modificata, si sale dietro la sosta su roccia verticale, con qualche strapiombino e un breve diedro, si esce in placca fino alla sosta 2. (30 m. 6b ).
- Si va ora a destra per qualche metro, poi diritti fino in sosta in comune con la via Incanta Serpenti, sosta 3. (25 m. 6a ).
- Si lascia Incanta Serpenti sulla sinistra e si sale verso destra, si superano due brevi muri, si torna a sinistra su un terrazzino inclinato, si sale un muro verticale con piccoli appigli e si raggiunge la sosta 4 sempre in comune con Incanta serpenti (30 m.6b).
- Si attraversa ora decisamente verso destra superando alcuni muretti, fino contro la parete verticale, da questo punto si scende un poco per raggiungere la sosta 5. (40 m. 5a ).
- Si sale in diagonale verso destra sotto alcuni strapiombi, sempre su muro verticale si raggiunge la sosta 6, in comune con Margherita va da Dolcino. (25 m. 6a+ ).
- Si sale un breve strapiombo, si continua su placche più facili con chiodatura distanziata, infine si attraversa a destra per raggiungere la sosta 7. (40 m. 5a ). Facilmente si può raggiungere la sommità (Piano dei Gazzari) dove si trova il libro di vetta e una incisione risalente al 1303.
Le doppie possono essere effettuate su Margherita va da Dolcino, o Maccarena o Settebello. E’ possibile scendere anche a piedi.
Storico: aperta da Dino Dejana e Martino Moretti nel 1984, dal basso.
E’ la prima via aperta sulla bastionata della parete Calva, dopo innumerevoli tentativi da parte anche di forti alpinisti, tra cui (Ragni di Lecco, inizio anni 40 - Giorgio Bertone, anni 70 – Tullio Vidoni, anni 70.
Dopo un primo tentativo da parte di Martino Moretti, Dino Dejana e Luciano Bonato, concluso sulla 4° lunghezza, i primi due (Martino e Dino) tornati per un secondo tentativo, raggiungevano la sommità.
E’ la prima via aperta sulla bastionata della parete Calva, dopo innumerevoli tentativi da parte anche di forti alpinisti, tra cui (Ragni di Lecco, inizio anni 40 - Giorgio Bertone, anni 70 – Tullio Vidoni, anni 70.
Dopo un primo tentativo da parte di Martino Moretti, Dino Dejana e Luciano Bonato, concluso sulla 4° lunghezza, i primi due (Martino e Dino) tornati per un secondo tentativo, raggiungevano la sommità.
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