Dalla piazza di Issiglio, sul bordo del Torrente Savenca, seguire un viottolo all’altezza della palina GTT, che immette su una strada interna da seguire e dopo una curva e un breve tratto rettilineo si immette su un’altra strada da seguire a destra; all’altezza di un pilone votivo, andare a destra uscendo dall’abitato su una sterrata pianeggiante. Dopo circa 80 metri, a sinistra si stacca un sentierino che con alcune giravolte raggiunge in breve la pista dell’acquedotto; risalire la pista che porta nei pressi di una baita, salire a destra in verticale si arriva ad un prato ed in alto verso destra, riprendere la pista che risale il bosco e va a sbucare nei pressi di una curva della provinciale. Seguire verso destra la nuova pista e dopo 80 metri circa a sinistra sale un sentiero ampio che giunge nei pressi di una baracca da cantiere; seguire la pista che raggiunge la provinciale poco prime della Chiesetta della Madonna della Neve. Dopo la chiesa a destra parte una strada asfaltata da non seguire, seguire invece la pista che si incontra pochi metri dopo che aggira una gobba boscosa si avvicina nuovamente alla provinciale per virare a est ed aggirare il dosso boscoso di Mieran e raggiunge la provinciale nei pressi della Cappella d’Iere. Attraversare ora la provinciale e iniziare a percorrere una pista che aggira la sommità quotata 778 e rientra sulla provinciale un po’ più a monte, al termine piegare a sinistra e risalire nel bosco puntando alle case Tarlin, rientrare su asfalto nel tornante e percorrerlo fino al tornante successivo dove andando leggermente a destra ci si immette su una nuova pista che aggira tutto il versante nord del Truc Cravaria e quando interseca una nuova sterrata, andare a sinistra ed in breve si giunge al colletto nei pressi del Truc Cravaria. Piegando a destra seguire la sterrata per circa 600 metri, in corrispondenza di grosse piante di faggi, a sinistra una evidente traccia risale nel bosco e arriva dietro le case di Caretto superiore vicino ad una fontana attigua a due “Crutin” e pilone votivo. La sterrata conduce in breve alla strada asfaltata del “Palasot”, attraversarla e risalire la traccia di sentiero sul versante opposto; nei pressi di una baita, salire a destra seguendo la traccia che percorre tutta la dorsale che su percorso facile e molto panoramico porta alla vetta del Monte Calvo.
Discesa: percorso di salita in senso inverso.
- Cartografia:
- MU Edizioni Carta della Valle Sacra