- Accesso stradale
- no problem fino all'edicoletta
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1200
Gita superba per ambiente e luci, con buon innevamento. Poco vento. Temperature perfette, fresche mai fredde. Sole, nuvole, sole, nevicata a pallini, sole, nuvole… con visibilità sempre ottima. Consigliatissima d’inverno per godere soprattutto dell’estetica cresta sommitale.
In realtà ho sempre seguito le tacche bianco rosse senza proseguire in diagonale a vista verso la meta ma compiendo un lungo traverso ascendente verso dx (cioè in direzione opposta alla meta) e poi vari ripidi tornanti: appena la traccia è fuoriuscita dal bosco, a poco più di 100 m di dislivello dal glabro crestone, sono risalito in presa diretta su bel pendio 35-40° (OR) pervenendo dopo breve svolta a sx alla larga cima di Colle Prato Pecoraro (1817m). Da li proseguito lungamente per panoramicissimo crestone scendendo alla Forca dei Faggi (1727m) poi superando l’impercettibile Monte Fossa Acera (1791m) e infine arrancando per il ripido pendio finale del Cambio, alla cui sommità si percorre una magnifica cresta nevosa fino alla deurpante croce di vetta e alla graziosa madonnina. Discesa rapida sul costone S con semicerchio orario fino a rifugio Valle Bona e reperimento del crestone dopo breve ma ripido traverso nel bosco. Un saluto ai 3 trekker provenienti da Leonessa sommitati poco dopo di me. Per il resto nessuno in giro.