Il trek parte direttamente da Buea, da un punto quotato 1000 metri, e dopo avere attraversato orti coltivati a pomodori, banani, campo di canna da zucchero si inerpica all’interno della aggrovigliata foresta pluviale.
Il sentiero è sempre molto visibile e ben tracciato, probabilmente anche perché utilizzato nel mese di febbraio di ogni anno, quando si disputa sulla montagna una nota competizione di corsa in montagna.
Dopo un’ora e mezza si giunge alla Hut 1, a 1800 metri di quota. Un rifugio o meglio una baracca nella foresta. Giunti a quota 2000 metri, si abbandona la foresta per entrare in piena savana. Il terreno diventa vulcanico, costituito da rocce nere, si lascia la vegetazione per scorgere solo bassi arbusti.
Ora la salita si fa assai ripida e faticosa e si giunge alla Hut 2, a 2800 metri di quota, dopo tre ore e mezza dal punto di partenza di Buea.
Anche la Hut 2, come la Hut 1, è una baracca di lamiera simile più ad un pollaio che ad un rifugio, dove è vero similmente possibile stendere il sacco a pelo su assi ricoperti da paglia anche se il livello igienico consiglia indubbiamente l’uso della tenda.
Il percorso sale senza sosta sino alla Hut 3 a 3700 metri di quota.
Ora il tracciato smette di salire in verticale e piega a sinistra, dove comincia a fare capolino la cima, poco appariscente come sagoma ma veramente interessante come natura e paesaggio. In vetta è presente una targa in metallo.
Discesa dalla via di salita.