Camino (Pizzo) da Fomarco

Camino (Pizzo) da Fomarco
La gita
giuliano
14/07/2013
Accesso stradale
ampio parcheggio dopo località "La Crosa"

Esistono svariati sentieri per raggiungere questa panoramica montagna ma, anche basandomi su commenti di altri escursionisti, l’unica via consigliabile (a meno di non avere un’approfondita conoscenza del territorio) è la seguente: raggiunta, con sentiero non molto marcato, l’Alpe Prà (peraltro ora servita da una strada riservata ai proprietari degli alpeggi e comunque percorribile solo con 4×4) seguire il sentiero segnalato a destra (indicazione Alpe Marmazzolo) che con un lungo traverso raggiunge prima le baite diroccate della già menzionata alpe e poi quelle in ristrutturazione della Rocca. A questo punto il sentiero si riduce ad una labile traccia che va a raggiungere la cresta nei pressi di un grosso e caratteristico ometto. Si procede a destra, facendo molta attenzione nel passare sulla sinistra una prima elevazione (passaggio su roccette di 2 metri e traccia molto infrascata). La traccia ora migliora, tenendosi sempre a sinistra del filo fino a raggiungere la cresta che collega la Cima Strighet e il Pizzo Camino pochi metri sotto la vetta della prima, che può essere raggiunta senza alcuna difficoltà in una decina di minuti. Ora (nebbia permettendo) è visibile chiaramente l’ultima parte della nostra escursione. Si perde una cinquantina di metri di dislivello, dapprima su ampio crinale che però ben presto si restringe. Appena si inizia a risalire si incontra un brevissimo tratto attrezzato, testimone assieme ad una lapide, di una fatale caduta di un ragazzino di 12 anni. La traccia si mantiene per lo più sul lato destro della cresta e in condizioni normali non pone problemi. Un passaggio obbligato, seguito da due brevissimi tratti con roccette, ci conduce sull’altro lato del crestone finale del Pizzo Camino. Non rimane che seguire la poco marcata traccia che risale tra pietroni e tratti erbosi fino alla vetta contraddistinta da una grossa croce e da una centralina meteo. Tempistiche: il cartello poco prima del parcheggio indica 4h 50′, io ce l’ho fatta in 4h 15′, che è più o meno il tempo medio indicato dai pochi salitori (quasi tutti locali) sul quaderno di vetta. Poi ci sono gli skyrunner, ma questa è un’altra storia. Giornata calda ma non in maniera eccessiva, panorama notevolissimo dalla cima, un po’ disturbato da qualche nuvola di calore. Oltre a numerose pecore e capre, visto una pernice (?) con i piccoli. Un grazie alla simpatica compagnia di locali incontrati al ritorno all’Alpe Prà, che mi hanno anche offerto un ottimo caffè.

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