portare 4 rinvii, friend dai micro al 4 doppiando verde rosso giallo e blu, cordini per allungare le protezioni. Corde da 60 metri!!
L1 4a 60 m 2 fix-rimontare lo zoccolo tra placconate e cenge erbose obliquando leggermente verso destra
L2 4a 60 m 1 fix-continuare su medesimo terreno mantenendo un leggero andamento verso destra
L3 6a 60 m 3 fix- seguire i risalti a destra della sosta, raggiungere una evidente fessura che porta alla sosta successiva
L4 6a 60 m 2 fix- direttamente sopra la sosta per fessura e diedri
L5 6b expo 50 m 3 fix- puntare all’evidente spigolo compatto tra il diedro di sinistra e gli strapiombi di destra. Salirlo e raggiungere la comoda sosta
L6 6b 30 m 3 fix- a sinistra della sosta raggiungere una placca con andamento verso destra, percorrerla incrociando la sosta (2CH) della “Variante Ghigo”, continuare a destra fin sotto ‘evidente fessura nel muro rosso e compatto
L7 6c 60m 3 fix- scalare la fessura (doppiare i friend) fino al suo termine, uscire su muro nhero e con andamento dapprima verticale e poi verso destra uscire in cima alla parete, sosta su fix su masso sommitale
DISCESA: sopstarsi di 5 metri all’evidente sosta di calata con maillon. S7-S6 S6 di 60 metri su sosta fuori via. S-S4 15 metri corta. Da S4 tutte le soste da 60 m fino a terra
La via corre tra la "Rita Maero" (TD-/V/A2) del 1965 di Mario Idoro e Nino Margaria e lasua variante più a destra di Guido Ghigo e Mario Idoro del 1975