Noi, armati della relazione originale, ne abbiamo seguito approssimativamente l'attacco, partendo da Erve.
Dalla rotonda a fine paese si prende il sentiero che mena al rif. monzesi, per deviare poco dopo a destra ad un bivio con evidente indicazione Pian Munik.
Si sale fino ad un prato con bella vista sulla parete SO della Corna e si continua fino ad incrociare il sentiero che porta alla vetta della Camozzera, in prossimità di una selletta.
Si segue il sentiero verso sinistra e lo si abbandona dove questo sale a destra verso la cima (indicazione), proseguendo dritti e poi in leggera discesa, in prossimità delle pareti della Corna. Si attraversa un canalino e si risale brevemente per roccette fino ad un prato.
Da qui ancora per pendio erboso e roccette fino a sbucare nei pressi della parete.
La parte sinistra della parete è occupata da una compatta placca nerastra su cui potrebbero svilupparsi vie moderne decisamente impegnative (seppur brevi).
Alla sua destra, un pilastro giallastro strapiombante sorretto da un avancorpo di rocce grigiastre: la via sale lungo la fessura alla destra del pilastro.
L'attacco è a destra dell'avancorpo, in corrispondenza di una fessura a destra di rocce grigie leggermente strapiombanti.
1° tiro: salire pochi metri, spostarsi a sinistra a prendere un’esile fessura e seguirla sino ad un diedro appoggiato che porta ad un ripiano erboso. Da qui a sinistra alla sosta da attrezzare. 20m, V+, VI+, VI-, I.
2° tiro: spostarsi a destra della sosta per salire una bellissima placca fessurata che diviene in breve verticale. Proseguire lungo la fessura fino a superare un breve strapiombo (chiodo) oltre il quale si traversa brevemente a destra a sostare appena sotto un pulpitino, poco sotto l’imbocco di un camino. 30m, VI. Sosta su un chiodo e un nut, da rinforzare.
3° tiro: salire sul pulpito e proseguire in obliquo verso destra fino ad una placca giallastra. Superarla verso sinistra (chiodo) e raggiungere un piccolo terrazzo dove si può sostare su spuntone. 15m, V, VII.
4° tiro: puntare al diedro un po’ erboso e salirlo in verticale fino ad un tetto. Qui traversare a sinistra oltre lo spigolo e continuare la salita per rocce ed erba sino ad un comodo posto di fermata. 35m, VI-, V.
5° tiro: per facili rocce si raggiunge la vetta. 60m, III+.
Discesa: dalla vetta si segue l’evidente sentiero che riporta in breve al percorso seguito in salita.
- Bibliografia:
- Annuario CAI Bergamo 1940