Montagna comunque molto appariscente e molto simile alla gemella Cima del Focobon.
La lunghezza dell'avvicinamento ne fanno una montagna raramente salita.
Poco dopo, superato un torrente si prende il bivio per n. 755 che riportando sul lato opposto del torrente si addentra nel fitto bosco.
Salire seguendo i segni bianco e rossi nel bosco ripido fino ad una prima radura dove si incrocia un sentiero proveniente da Malga Stia.
Oltre questo, alcune funi metalliche permettono di superare alcuni gradini rocciosi ed uscire dal bosco fino ad una zona più pianeggiante d erbosa.
Ora la traccia sale più pianeggiante con un traverso verso ovest, passando dapprima sotto la grande parete rocciosa della Taieda e poi fino al pianoro erboso del Pian di Campido 2400m (2,30/3 ore).
Dal pianoro salire il dosso erboso verso nord (destra salendo) fino all’evidente imbocco di un grande canalone.
Salire il canalone per facili balzetti rocciosi tenendo la sinistra ed evitando una fascia basaltica nera sulla destra. Superato il canalone si entra in un catino di ghiaia ed erba; salire quindi fino all’intaglio posto al culmine del catino (Passo Zopèl 2665m). Da qui inizia anche la via normale per la Cima Zopèl.
Dal passo salire a sinistra seguendo i numerosi ometti ma senza percorso obbligatorio (I°) avvicinandosi alla mole della Cima di Campido che vista da qui, appare come una grossa pala rocciosa inclinata.
Sempre salendo e avvicinandosi alla cresta NE spartiacque, si incontra un canale che sale in digonale da sinistra verso destra. Salire in canale o meglio salire sulla sua destra per roccette (I°+).
Il canale porta a toccare quasi la cresta. Da qui salire seguendo il filo o a volte tenendosi sul pendio a sinistra, puntando l’evidente sommità. Il pendio negli ultimi 60 metri, si impenna leggermente, e vanno superati alcuni passaggi facili ma molto esposti (I°+) fino alla cresta sommitale dove è posta una croce (1/1,15 ore dal passo).
Discesa la la stessa via di salita. Non ci sono ancoraggi per eventuali doppie, ma vista l’esposizione a nord est, si può trovare ghiaccio o neve che rendono la discesa da prendere con precauzione.