Vista da Sud, la struttura si presenta come una successione di squadrati strati di roccia, appoggiati gli uni agli altri e disposti quasi verticalmente, con quattro più evidenti spigoli, formati da altrettante placche sporgenti su profondi “canaloni”, sormontate da un più alto edificio.
Tra il primo e il secondo spigolo, corre la via “Fertobon”, che poi vince il più alto edificio mantenendosi sul versante meridionale (v. it. n. 69430). Alla base del quarto spigolo, invece, si attacca questa seconda via, rimontando l’intera placca sporgente (L1) e proseguendo poi sulla più discontinua cresta di rocce formata dal terzo spigolo e da un successivo caratteristico “fungo di pietra” (L2); scavalcato il fungo, si attacca subito il versante orientale del più alto edificio, che si vince salendo poco a dx dello spigolo Sud-Est (L3) o poco oltre, all’interno di un bel diedro (L3-bis).
Protezioni classiche (con chiodi da fessura anche artigianali da integrare) + fix con anello alle soste.
Scendendo in paese, si svolta a sx subito dopo un campo di bocce, raggiungendo la piazzetta della chiesa; da qui si continua (sempre verso sx e sempre in discesa) per circa 1,5 km., fino alla piccola e appartata borgata di case Ravugna (2/3 posti macchina in uno slargo a destra, dove occorre prestare attenzione per evitare di intralciare i residenti).
Si prosegue quindi a piedi per una strada privata che piega verso Sud, e che conduce ad una casa isolata. Dopo aver attraversato un piccolo corso d’acqua – e prima del cancello che chiude definitivamente la strada – si esce quindi a sx per sentiero con segnavia (banda gialla) che aggira la casa a monte, e guadagna infine ad una panoramica spalletta, da dove si scorge l’alto corso del torrente Orba (10/15 minuti). Il sentiero prosegue sulla riva dx orografica, fino ad affacciarsi sull’ombroso versante settentrionale della Rocca dei Canaloni che, dall’opposta sponda, precipita all’interno di una gola, mostrando un profilo interrotto da un caratteristico “fungo di pietra”.
Di qui il sentiero inizia a traversare su ripido pendio, con percorso più stretto ed esposto, protetto da un paio di corde fisse disposte a mancorrente; in pochi minuti, si giunge così a monte della gola, dove il sentiero intercetta un evidente “block-stream”. Si scende allora per la colata di detriti (ometti) per guadare il torrente proprio sotto il più solare versante meridionale della Rocca, a poca distanza dal punto più basso dell’intera cresta di rocce rivolte a Est, dove attacca la via.
L1 – 20m
Si sale la bella placca monolitica sfruttando una fessurina a poca distanza dal suo spigolo, fin sotto una roccia molto sporgente e ben poco tranquillizzante (IV+; eventuali nuts e 1 ch. al termine del passaggio). Ci si sposta allora con delicato passo in traverso verso il centro della placca, per raggiungere una nicchia, dove si supera la fascia di rocce a sbalzo in un punto di relativa debolezza (V; 3 ch.). Dopo essersi ristabiliti sulla parte superiore della placca, si vince un ultimo bel passaggio, mantenendosi a sx di una spaccatura, fino al gradino di sosta poco sotto la sommità (IV; 1 ch. edeventuale friend grande nella spaccatura; sosta su fix con anello, già collegato a 1 ch.).
L2 – 30m
Attraversato un colletto di rocce rotte, si attacca la successiva placca a poca distanza dal suo margine più interno, con arrampicata breve ma sostenuta (V; 3 ch.).
Si raggiungono così le rocce alla radice del fungo, che si vincono all’interno di un diedrino un po’ aggettante (IV+ poi III; 1 ch.). Un breve passo un poco a dx del filo, consente poi di ristabilirsi sulla caratteristica sommità, a forma di piatto “cappello” (sosta su fix con anello).
L3 – 20m
Con pochi metri di calata alla moulinette, si raggiunge il colletto a monte del fungo, proprio sotto lo spigolo Sud-Est del più alto edificio di roccia.
Si prosegue allora con arrampicata elegante e diretta sulle placche ben articolate poco a dx del filo (IV con passo IV+; 1 cordone e 5 ch.) oppure poco oltre quello, dopo un breve trasferimento su zoccolo erboso, all’interno di un netto diedro, che si guadagna con un bel passo atletico (III con passo IV+; 1 clessidra con cordino all’ingresso, e 1 ch. prima dell’uscita; sosta su fix con anello che affaccia verso il fungo, poco sotto l’ultimo alberello di sosta della via “Fertobon”)
Discesa:
Come per la via “Fertobon”, oppure in corda doppia sulla via, utilizzando però una clessidra con cordone e anello attrezzata alla radice del fungo, invece del fix alla sua sommità.