Canaloni (Rocca dei) – Vento d’Autunno

Canaloni (Rocca dei) – Vento d’Autunno
La gita
enri78
0 29/08/2022

L1 era già stato aperto in precedenza grazie all’attenta sicura dell’amica Paola Pintus, la quale ringrazio. Obbiettivo odierno era aprire la sezione soprastante, abbandonata quel giorno per una inattesa ed incessante perturbazione.
Arrivati all’attacco e giunti quindi comodamente in S1, avendo il primo tiro già attrezzato e semplicemente da integrare con un paio di friends, proviamo ad avventurarci sulle due lunghezze che avevo ipotizzato.
Uno scroscio d’acqua non ci fa desistere. Invito Simone ad attendere qualche minuto in sosta e veniamo premiati dopo una ventina di minuti. Il cielo si apre ed il sole si posa nuovamente sulle placche sopra di noi.
Su L2 decidiamo di piazzare un chiodo di sicurezza un paio di metri sopra la sosta, mentre per il resto del tiro Simone si protegge esclusivamente con un paio di protezioni veloci, vincendo il passo chiave del tiro sul muro fessurato con l’utilizzo di un altro paio di friends. Passando poi io, recuperato dal compagno, armato di attrezzi da giardinaggio e tutto il resto, decido di lasciare, a comodità dei primi ripetitori, un bel chiodo sul passo chiave.
Il camino di L3, valutata la morfologia della parete, viene solo imboccato dopo essersi nuovamente protetti con un chiodo + cordino poco sopra S2. Di qui, come da relazione che ho poi trascritto, optiamo per la placca in esposizione piuttosto che una all’apparenza alquanto scomoda uscita attraverso il camino, il quale poco più su si “sdraia” notevolmente sulla sinistra, sbarrato da un tettino al di sopra del quale, dal basso, non riusciamo a scorgere appigli. Simone si protegge ancora con un microfriend ed un chiodo che però non vuole saperne di entrare. Decide, vista la posizione scomoda di fare il passo e ne esce vincente. Ancora un chiodo a lama poco più su e da lì in traverso fino alla nicchia di uscita, guidato da me da sotto in quanto uscita in comune con la via “Quattro Balzi” aperta lo scorso anno con l’amico Nicholas Bongiorni (https://stage.gulliver.it/itinerari/canaloni-rocca-dei-quattro-balzi/). Lo rassicuro in merito al masso incastrato che spunta dalla parete, in quanto avevo già provato a disgaggiarlo in calata dopo l’apertura dell’altra via, senza esito in quanto bloccato da un altro masso più grande e più stabile. Li rimarrà come guardiano della nicchia che garantisce un bel riposo prima del facile passo in traverso finale.
In recupero, armato di segaccio, dopo aver pulito per bene il camino da una pianta che lo ostruiva, estraggo il chiodo di acciaio dolce di Simone dalla fessura orizzontale, troppo chiusa per accoglierlo, e ne pianto uno più lungo e di acciaio duro su una fessura verticale poco più in basso. Ora il passo è protetto e rinviabile prima di affrontare il delicato passaggio di placca. Un balzo su al masso incastrato, il passo in traverso, il passaggio un po’ più atletico di uscita e siamo tutti e due fuori. È fatta! Da qui, voltando la sguardo a Nord, la vista sulle rocche dei Canai è meravigliosa. È una fortuna essere cresciuto in una valle così ricca di angoli ameni che offrono avventura ad un passo da casa.
Dopo un abbraccio celebrativo, ci caliamo con una doppia da 50 metri alla base della via. In calata, do ancora una pulita con segaccio e martello, rimuovendo qualche piccolo sasso ed un paio di piante, soprattutto sul primo tiro, ovviamente un pelo più vegetale degli altri due.
Ancora due tagli a base via, qualche ometto di rientro ed un bel tuffo rigenerante come da tradizione. Un salto a San Pietro per una birra e superpizza da Fausto e figlie per onorare a dovere una cosi bella e remunerativa giornata di lavori.

Un ringraziamento a Simone, con il quale dopo diverse settimane sono riuscito ad organizzare la giornata piena, visti i continui impegni di entrambi…i suoi in montagna ed i miei tra lavoro e figlio. Uno anche a Paola, con la quale ho aperto il primo tiro prima che un imprevisto temporale ci sorprendesse e ci costringesse alla ritirata.
Una dedica a Paolo Nicolardi, scomparso lo scorso Luglio proprio su queste rocce. Un pensiero alla sua famiglia.

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