Dalla diga si segue la strada sino al paesello di Caiasca , dove termina l’asfalto ed inizia una sterrata. Dopo circa 300 mt si imbocca un sentierino a sinistra, contrassegnato ” rombo giallo”. Il percorso, ripido e rovinato, ci porta in breve alle Case Fontana, dove ritroviamo la carrareccia. Per salire al Bano qui ci sarebbero diverse opzioni:
1) seguire ancora il rombo giallo che ci condurrebbe sul crinale ovest . E’ la via più breve ma è molto infrascata nella boscaglia e difficile da seguire .
2) imboccare un sentiero pianeggiante a sinistra che conduce sul crinale ovest, dove (cartello) si gira a destra verso la vetta.
3) (che io consiglio) si va a destra lungo la sterrata sino al borgo di Veixe, superato il quale si prende un sentiero a sinistra che dopo un po’ si lascia per inerpicarsi lungo il crinale sud ( segni gialli ) . Salendo, vedremo a sinistra i ruderi di Case Montebano ed a destra quelli di Brugosecco.
Seguendo la labile e ripida traccia di crinale si giunge in cima al Monte Bano (1035 mt. – libro di vetta). Da lì si segue ora il segnavia ” quadrato giallo ” ( sentiero Quotazero 2 ) lungo una traccia che passa sopra a Brugosecco, tocca Case Teitin, costeggia il Monte Tacche ed aggira il Monte Caricato a sinistra (toccando Camponevoso) oppure a destra (visitando Noci).
Ci si innesta quindi sulla monotona carrareccia che unisce Noci a Capenardo, per lasciarla solo in prossimità del Candelozzo, raggiungibile per crinale in pochi minuti (1036 mt. – croce). Scendendo il versante di Capenardo ci si allaccia all’Alta Via verso destra sino alla Colla Est di Monte Lago (847 mt – tavolo).
Qui ci si inerpica sullla traccia di crinale del Monte Lago e se ne raggiunge la vetta (947 mt). Si scende sul versante opposto e poi si risale ripidamente verso la piatta cima dell’Alpesisa (989 mt – croce). Si scende poi a nord lungo la traccia che ci riconduce sull’Alta Via e quindi, girando a sinistra, si giunge alla Gola di Sisa 729 m. Il segnavia “croce gialla” ci accompagna infine nella discesa verso il lago passando dal borgo di Sanguineto Superiore oppure, seguendo un evidente sentiero non segnalato più a destra , si giunge direttamente a Sanguineto Inferiore Con un viottolo tra le case si raggiunge il lago e poi si attraversa la diga, arrivando all’auto.