Di seguito i vari tratti che si incontrano tra Croviana fino a Caldes.
Croviana – Difficoltà III
Dall’abitato di Croviana, seguire la strada che dal centro del paese porta in direzione del fiume, passando prima sul cavalcavia della tangenziale; subito dopo il ponte sul Noce, svoltare a destra e lì sarete arrivati nella zona del campo sportivo con adiacente la struttura che fino al 2017 ha ospitato la nostra sede, e ora sede secondaria di “TRENTINO WILD“.
Da questo punto fino alla fine dei “Millebuchi” (vedi sotto) la pista ciclabile è proprio adiacente alla riva del fiume, rendendo più agevoli sia i punti di sicura che l’eventuale recupero di materiale, dando la possibilità agli amici di seguirci in bicicletta.
Dall’alluvione del 2018 lo spot da gioco che esisteva in questa zona è stato appiattivo, ma il tratto è rimasto comunque interessante con buona velocità d’acqua e ampie morte ai lati; dopo poche decine di metri il fiume si allarga decisamente perdendo di intensità.
I Satelliti – Difficoltà II
Questo tratto denominato appunto “i satelliti” è caratterizzato da una serie di massi di grosse dimensioni sparsi per qualche centinaio di metri in modo da formare piacevoli successioni di acqua mossa e morta; oltre al fatto che l’alveo del fiume è piuttosto ampio e di modesto dislivello, ciò permette un facile approccio a quei canoisti che hanno già imparato un minimo di tecnica di base.
Rapida della Passerella – Difficoltà III
500 mt dopo il ponte di Malè (sbarramento artificiale navigabile preferibilmente nel centro sinistra) si vede la passerella di Malè (un ponte pedonale in cemento molto alto).
Il ponte delimita l’inizio di questa rapida che prosegue ininterrottamente verso le famose gole boschive.
In questo punto inizia un susseguirsi di rapide di IV per 1 km circa senza interruzioni; ciò rende particolarmente impegnativo ed esaltante questo tratto.
Il passaggio naturale segue la corrente sulla destra fino a 20 mt dopo la passerella.
Le Gole Boschive – Difficoltà IV
Per tutta la prima parte di rapida ci manteniamo sempre sul lato sinistro (passaggio quasi obbligato per i raft); qualche deviazione è consentita più sotto, quando il dislivello è meno accentuato, per ricercare passaggi più stretti o per guadagnare qualche morta da tirare il fiato.
Ci si prepara ora per la curva verso sinistra che rappresenta il finale della rapida; il passaggio è stretto poiché il fiume si divide per qualche metro lasciando il posto ad un isolotto; noi ci manteniamo sempre a sinistra (alla destra non passa acqua sufficiente). L’impostazione della curva non è banale per il fatto che alcuni sassi obbligano a zigzagare in velocità. Per i raft ci vuole la spinta di tutto l’equipaggio, guai addormentarsi !! Uno dei sassi in centro al fiume è stato battezzato “dell’incravatto”.
Dopo il sasso un certo numero di buchetti innocui (se presi diritti) ci portano ad una breve (20 m) zona dove è possibile fermarsi sia a destra che a sinistra anche con i raft per riprendere fiato prima di affrontare la temibile MILLEBUCHI.
Millebuchi – Difficoltà IV
E’ prudente predisporre una sicura sulla destra subito dopo l’entrata del torrente Rabbies (che entra da sinistra).
La rapida è ben riconoscibile perchè è sovrastata sulla sinistra dal nuovo ponte per la tangenziale di Malè, mentre sul fondo è attraversata dalla passerella della pista ciclabile costruita nel 1993.
I lavori dell’inverno 2009/2010 hanno permesso di scegliere la prima parte della linea di discesa, indifferentemente a destra o sinistra; la corrente spinge verso sinistra che è l’esterno della curva e questo canale risulta più stretto; poche decine di metri tutta l’acqua viene riportata al centro del fiume per la parte centrale della rapida da affrontare tutta d’un fiato per la sequenza di onde e buchi che non danno respiro e che impegnano per non essere trattenuti o incandelati.
Le morte di destra prima della passerella sono piccole e impongono una discreta sicurezza per l’entrata e successiva riuscita.
Tre Montagne – Difficoltà: IV
Meglio predisporre una sicura anche in questa zona; preferibilmente dopo l’ultima onda sulla destra. Queste onde determinano la fine della serie di IV iniziata con la “Rapida della Passerella”.
Dopo la confluenza con il Rabbies abbiamo un breve tratto meno pendente di relativa tranquillità, senza passaggi obbligati, fino a quando dobbiamo seguire il corso principale dell’acqua che si butta verso sinistra. L’ingresso è molto sporco per via della larghezza dell’alveo del fiume, ma passando via via sempre più a sinistra si acquista velocità causa l’accentuato dislivello e si raggiungono 3 onde consecutive molto violente; nell’ultima il rovesciamento in canoa è garantito. Per i meno temerari in canoa è agevole anche tenersi a destra e passare le onde senza troppo panico.
Dopo le onde sulla destra c’è una comoda serie di morte che permettono di risalire fino all’ultima onda e provare (per chi ne ha il fegato) delle incredibili evoluzioni. Passata la curva dopo le morte si passa il ponte di Terzolas.
Fra Terzolas e Caldes per lunghi tratti non ci sono difficoltà particolari; non è comunque un tratto per chi è alle prime armi.
Caldes
Normale arrivo del percorso gare internazionali di discesa, ma anche dei recenti Campionati Italiani Assoluti Sprint, nonchè sede dell’ultimo centro rafting “TRENTINO WILD”.
Ottimo punto di imbarco/sbarco sulla destra sia prima che dopo il ponte.
La zona è circondata dal centro sportivo di Caldes di recente realizzazione con ampio parcheggio, parco giochi, tennis e bar.
La prova che il fiume Noce si presta molto bene alla pratica della canoa kayak e rafting è arrivato nel 1993, quando la Val di Sole ha ospitato i Campionati Mondiali Canoa-Kayak di discesa e slalom.
Un ulteriore riconoscimento a livello internazionale è arrivato dal ‘Kayaking Holidays’, il portale dedicato al mondo della canoa, che ha inserito il Noce fra i dieci migliori fiumi al mondo (unico fiume europeo) per la pratica del kayak.