Interessante scalata su placche, lame e fessure.
La via sale il bordo destro del pilastro dei sogni. (8 minuti dal parcheggio)
- L1: 5a-6a, 22 m (salire uno dei monotiri a sx)
- L2: in ascesa a dx (5b, 25m)
- L3: verso sx e poi dritti su placca (5b, 25m)
- L4: dritti e poi strapiombino (5c, 35m)
- L5: a sx, poi verticale e in ascesa nuovamente a sx (6b, 25m)
- L6: a sx e poi in verticale (6b/A0, 30m)
- L7: in ascesa verso sx e poi in verticale (5b, 35m)
- L8: traverso a sx e poi in ascesa verticalmente (5c, 35m)
- L9: prima a dx e poi in ascesa verticalmente (5b, 35m)
- Se si vuole scendere in corda doppia, conviene fermarsi a questa sosta!
- L10: facilmente verso destra (2a, 18m)
Dall’ultima sosta (L9) ci si può calare in corda doppia lungo la via di risalita o anche scendendo sulle varie vie del Pilastro dei Sogni fino alla ferrata.
Serve almeno una corda da 60 m. (1 ora)
Se si decide di scendere a piedi si sale dall’ultima sosta (L10) per 40m fino alla parete sovrastante per poi spostarsi sui prati, a destra, 100m. Di qui 10m di II grado.
Si scende verso la cascata, si attraversa il ruscello (in secca) sul lato sinistro, faccia verso valle, si trova l’ultimo chiodo di sosta della via “Whitepools”: proseguendo 8m ancora a sinistra c’è la prima delle due soste per la doppia: 20m ciascuna (oppure 1 da 40m). Raggiunto il praticello, senza rifare la corda, si prosegue trascinandola per circa 60m. Verso un imbocco di una valletta leggermente verso sinistra si trova la sosta per altre due calate da 20m (oppure 1 da 40m). Qui si è alla base della falesia “Woodstock”, da li, per sentiero, alla base e al parcheggio. (45 minuti)
Via recentemente sistemata.
- Bibliografia:
- Mauro Bernardi, "Arrampicare in Val Gardena e dintorni", vol.3