Da Pischina Salida si percorre la strada asfaltata sp55 abbandonandola dopo 1,5km. alla deviazione che porta alla piccola Cala Dragunara. Dalla cala si prende un sentiero che traversa lungo la costa verso Torre del Bollo che la si raggiunge con un breve percorso in discesa di a/r. Ritornati sul sentiero principale lo si percorre ancora un tratto fino a sbucare ancora sulla strada sp55 postandosi al punto estremo visitabile di Capo Caccia, all’area parcheggio con snack bar e biglietteria per le Grotte di Nettuno (visita consigliata) . Ritornati sui nostri passi si prende poco dopo la strada che sale con diversi tornanti verso l’area militare (bello il panorama alle nostre spalle del promontorio interdetto che porta al faro di Capo Caccia). Da qui in corrispondenza dell’ingresso si devia a dx individuando degli ometti che indicano la traccia entrando nella fitta macchia mediterranea, si scende accompagnati dal bel panorama sulla baia di Porto Conte e sulle stupende falesie rocciose dai colori giallastri arrivando al punto panoramico del Belvedere La Foradada (sosta consigliata,bella vista sull’Isola Foradada).Si prosegue per un tratto su strada fino ad abbandonarla di nuovo quando si intercettare sulla sx il sentiero segnato da bolli di vernice azzurri che sale lungo la costa, non resta altro che seguirli fedelmente rintracciando la labile traccia che serpeggia nella vegetazione a basso fusto mediterranea passando sopra Cala Inferno. Il percorso poi si porta più verso il filo di cresta e percorre il tratto più bello dell’intero percorso seguendo fedelmente il bordo della falesia per circa 1800mt., ammirando l’imponenza e la mutevolezza delle pareti a strapiombo, con terrazzamenti gole e guglie che sprofondano verso il mare color blu cobalto. Ci si porta verso Torre della Pegna che la si raggiunge scavalcando nell’ultimo tratto su lastre e blocchi rocciosi calcarei. (consigliato percorrere questo tratto verso il tardo pomeriggio, luce perfetta). Torre della Pegna posta a 266mt. (seconda torre più alta della Sardegna) è una delle 100 e più torri costiere di avvistamento e di difesa che furono erette dalla Corona spagnola per contrastare le incursioni piratesche che affliggevano le coste del Mediterraneo. Da Torre della Pegna ,dopo aver contemplato il meraviglioso panorama, si incomincia a scendere. Si hanno due opzioni per la discesa: la prima più facile e corta, cala diretta su sentiero segnalato lasciando la costa in direzione est passando a Tramariglio e Pischina Salida . La seconda più difficile ma che allunga gli scorci panoramici (consigliata) ,consiste di seguire il labile sentiero con radi ometti che scende pressoché ancora sul filo di cresta in direzione nord (niente di tecnico solo un po’ di attenzione per individuare il percorso tra la vegetazione, utile una traccia GPS). Arrivati al punto panoramico sopra le falesie della baia Cala Barca e l’Isola Piana, si intercetta una strada sterrata con indicazioni di color rossiccio che porta senza problemi verso le prime case di Tramariglio dove si riprende la strada Sp55 che riporta a Pischina Salida.