Arrivati a Ceresetta si imbocca la strada per Vasario e si parcheggia subito a sinistra oltre il cartello dello stop. Si aggira il borgo sulla dx e si sale dietro alle case agganciando una traccia si sentiero che sale ripido nel bosco tenendo a sx il rio Vasario, seguendo una dorsalina si raggiunge l’alpe Varda914 m,davanti all’alpe si rintraccia l’antica mulattiera per Vasario, più in basso rovinata dalla costruzione della strada. Si segue ora la bella mulattiera fino ad un alpeggio diroccato, oltre il quale si esce in uno degli ultimi tornanti della strada asfaltata; risalendo nel bosco oltre il tornante si arriva al pilone votivo 979 m, quindi la mulattiera ora prosegue al fianco della comunale entrando nel borgo di Vasario 994 m. Si transita oltre la Chiesa di San Rocco e si va ad oltrepassare il ponticello dove sotto scorre il rio delle Bumbe, si risale tra le case e si va ad attraversare il borgo fino a quando ci si trova davanti a un cartello con la scritta Vernai e si sale a destra passando davanti a due fontanelle e a fianco di un acquedotto (qui il sentiero è un po’ sporco poi entra nel bosco e si fa più evidente segnato da tacche rosso bianche). Si sale tra faggi e betulle, lascia a sinistra l’alpe Cà Bianca 1232 m e un centinaio di metri più in alto costeggia le baite Gavarsa e arriva ad un bivio: si prosegue a sinistra raggiungendo l’entrata di una miniera 1372 m. Sulla sinistra qualche metro più in basso si segue una traccia che si abbassa un pochino, per poi risalire nel bosco fino ai 1380 m andando ad effettuare un traverso che porta a raggiungere la dorsale dove sono poste le Baite Caramia1391m.
Si prosegue al di sopra delle baite raggiungendo in breve una selletta sulla cresta,si aggira il primo spuntone a sx scendendo pochi metri e risalendo su traccia di animali si arriva ad un’altra selletta dove la vista su Vasario è vertiginosa, pochi metri esposti e si raggiunge la panoramica cima con piccolo omino della Punta Caramia 1450 m.
Variante dei 2 canalini e delle 2 bocchette (EE/F):
Dai boschi sovrastanti la chiesa di Ceresa salire dritto per dritto tra pietraie e rocce fino ad infilare un canale a tratti molto ripido che giunge ad una prima bocchetta collocata su una delle dorsali che si stacca da quella principale sul confine Sparone – Ribordone e scende verso il vallone del Rio Ceresa. Da qui per evidenti tracce di animali e terreno nettamente più facile, raggiungere la seconda bocchetta sulla dorsale di confine tra i 2 comuni, ovvero quella che scende dai torrioni occidentali della Punta Caramia. Da questa più comoda e panoramica bocchetta sono visibili Vasario e la Cà Bianca oltre ai vari torrioni adiacenti la vetta. Risalire a sinistra della bocchetta per tracce su pendio erboso e boscoso a tratti molto fitto alternando , se si desidera, qualche facile roccia della dorsale o aggirandola sul versante sud. Passare alla base dei 2 torrioni a ovest della Punta Caramia e portarsi alla base del torrione principale che la sostiene, facilmente riconoscibile per una specie di balma grotta alla sua base ed evidenti buchi una decina di metri più in alto lungo la parete liscia e verticale. Pochi metri più in basso della menzionata grotta, risalire a destra uno stretto ma evidente canale a tratti molto ripido, aiutandosi con i rami degli arbusti presenti, la pendenza è notevole e gli appigli su roccia a tratti scarseggiano. Giunti in vista dei più bassi torrioni sud est dove la pendenza per un tratto diminuisce, piegare a sinistra e risalire altro tratto di uno stretto canale un po’ nascosto tra i blocchi che piega verso sinistra fino ad uscire in un fitto bosco di noccioli dove occorre procedere per qualche tratto a gattoni. Siamo ora sul pendio est della punta Caramia, e si risale adiacenti alla parete rocciosa che rimane a sud. Si lascia sulla sinistra uno spuntone ed un evidente masso che sembra in bilico ed in pochi minuti si è in vetta seguendo rade tracce di animali. Discesa come consuetudine dalla dorsale nord per la Bocchetta Caramia e poi giù verso Vasario o Ceresa. Utili casco, corda, imbrago.
Variante della pietraia e del canale tra i 2 blocchi (EE):
Evita di passare da Cà Bianca e permette di osservare suggestivi anfratti e piccole grotte. Da Vasario prendere il sentiero per Cà Bianca ma abbandonarlo pochi minuti dopo la prima baita che si incontra nel bosco. Seguire indicazioni TORRIONI E CANALI DELLA CARAMIA e sporadici ometti che risalgono la pietraia ed i resti di antica mulattiera fino alle prime placche scure e lisce. Tenersi a sinistra passando davanti alle caverne (canalino con masso incastrato). Proseguire nel ripido bosco per tracce di animali e resti di antico sentiero che passa in mezzo a placche rocciose appoggiate e lavorate. Risalire canale boscoso fino ad uscire in prossimità dei ruderi delle baite Caramia e riprendere il percorso della relazione originale.
- Cartografia:
- Escursionista &Monti n. 15 -MU ed 05 Valle Soana