- Accesso stradale
- Ampio parcheggio gratuito a Pian della Sega, da cui parte il sentiero per il Rifugio Carè Alto
Causa peggioramento previsioni meteo rinunciamo alla vetta ma facciamo sopralluogo fino alla base dell’attacco della paretina di terzo.
Alcune utili informazioni raccolte:
– dopo il cannone il tracciato diventa meno evidente, sono comunque presenti ometti. In prossimità della zona di ghiacciaio gli ometti porterebbero verso sinistra, conviene invece stare sulla destra per aggirare zona di ghiaccio vivo ripido. Qui è possibile salire poi dalle roccette oppure su nevaio. Noi siamo saliti su nevaio affrontando un pezzo abbastanza ripido e cercando di evitare il ghiaccio vivo. Necessari i ramponi, con l’avanzare della stagione se il ghiaccio non è evitabile forse è utile anche una vite da ghiaccio. Rimane comunque sempre l’opzione di stare ancora più a destra sulle roccette e salire quindi sul nevaio dopo la zona più ripida
– l’attacco alla base della parete, di I/II è ora reso più difficoltoso per la presenza di crepaccia terminale. I ponti di neve sono molto precari e inaffidabili, abbiamo individuato un paio di punti in cui forse si riusciva a scavalcare e raggiungere la roccia. Una cordata davanti a noi è salita più a monte ma su tratto più difficile da scalare.
– il rifugista ci aveva detto che il tratto di III era stato attrezzato a spit. In realtà pare che ci siano ancora solo i due chiodi già esistenti e che gli spit siano stati posti in cima per migliorare la sosta. Dovrebbe poi essere stato posizionato qualche spit anche lungo la cresta ma non abbiamo verificato
– per la discesa si può tornare dalla stessa Cerana (corda da 60 mt per calarsi dalla parete di III ma pare abbiano messo una sosta intermedia, non verificato) ci dicono che questa sia l’opzione più veloce, se si è veloci a disarrampicare.
– alternativa un po’ più lunga è la discesa dalla normale. Su alcune mappe e relazioni è presente una traccia di discesa tra la Cerana e la normale, che sembrerebbe più diretta ed eviterebbe di percorrere in discesa la cresta della normale. Era nostra intenzione percorrere questa variante ma il rifugista ci ha detto che è in disuso perchè con l’arretramento dei ghiacciai questa via è più difficilmente praticabile e sconsigliata.
Rifugio accogliente e tranquillo e possibilità di fare colazione anche molto presto.
Ritorneremo sicuramente con meteo migliore per tentare la vetta.