- Accesso stradale
- Ampio e comodo parcheggio sotto la diga, pieno in alto
- Osservazioni
- Sentito assestamenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 2400
Grazie all’abbassamento dello zero termico con buon rigelo notturno ho trovato ottime condizioni della neve almeno in salita, in discesa mollava un po’ ma complessivamente è stata una gita poco faticosa e da leccarsi i baffi. Giornata con meteo strepitoso. Un grazie anche alle relazioni molto dettagliate di chi mi ha preceduto ed è stato meno fortunato col meteo. Partito alle 7:30, in cima dopo 4 ore. In salita ho calzato le racchette poco sopra il laghetto, tolte pochi metri prima del colletto col palo, rimesse prima del ghiacciaio fino in cima. Un po’ delicato il traverso prima del colletto col palo intorno i 2700 m. ed il traverso a pochi minuti prima della cima, neve molto dura in questi brevi tratti ripidi : anche chi aveva gli sci o i ramponi ci andava cauto. In discesa con le racchette dalla cima fino sotto il ghiacciaio poi con i soli scarponi fino all’auto, scendendo un po’ di tacco. Nella parte bassa sotto i 3000 m. si stanno scoprendo parecchi tratti. Per me un gran bel colpaccio, primo tremila con le racchette e su ghiacciaio, in solitaria, per un giorno posso sentirmi anch’io un BRA 😉 Incrociato una trentina di persone tra percorso e cima, un saluto a tutti. Scendendo verso Ceresole, una delle solite “volpi civilizzate” ha fatto fermare una lunga coda d’auto da cui sono scese persone armate di ogni tipo di macchina fotografica.